I tribute album non sono mai stati la mia passione, non li ho mai apprezzati a pieno.... quelli che mi hanno interessato si possono contare sulle dita delle mani.
Nemmeno "One Way Street - A tribute To Aerosmith" è riuscito a farmi cambiare idea. Nonostante i grandissimi nomi coinvolti e le buone performance, per quanto mi riguarda, questo disco rimane oggetto di culto solo per i superfan degli Aerosmith o magari degli artisti coinvolti. Forse il discorso di base è che non ritengo molto interessanti questo tipo di operazioni a maggior ragione quando sono prese in considerazione band classiche e fondamentali come questa. I protagonisti del tributo sono delle vere e proprie star... Glenn Hughes, J.L. Turner, Jack Russel, J.Pilson, B.Kimball,Vinny e Carmine Appice, Al Pitrelli, S. Lukather. R.Kotzen, G.Bissonette, D. Sherinian e tanti altri.... da come si può notare le cose sono comunque state fatte nel migliore dei modi senza tralasciare nulla o abbandonare i brani ad artisti sconosciuti o a esecuzioni poco professionali.
In generale tutte le interpretazioni sono per sommi capi molto fedeli alle versioni originali e tutte quante oggettivamente valide. Lodevole la scelta dei brani, non sono stati presi in considerazione i pezzi più commerciali e famosi, ad asclusione di "Cryin'" e "Living On The Edge", ma quelli che rapprensentano per la maggiore l'anima degli Aerosmith (ovviamente per centrare in pieno questo obiettivo avrebbero duvuto selezionare una tracklist di almeno 20 brani).
Fra gli highlights troviamo l'ottima "Cryin" interpretata da J.S.Soto, G.Goldy, J.Scheff e A.Dunbar. e la sempre viva "What It Takes" ad opera di B.Kimball, W.Wachtel, M.Porcaro, T.Thompson e Derek Sherinian.
Album non inutile, ma di certo non essenziale.