Finalmente giungono all'esordio discografico questi Malfeitor, band del Sign. Malfeitor Fabban (già conosciuto per AboryM, Void Of Silence e Funeral Oration). Premetto di averli già visti in azione di spalla ai Forgotten Tomb e di esserne rimasto impressionato per la cattiveria e il marcio che riescono a sprigionare, senza compromessi veramente. La proposta in se potrebbe non essere catalogata come fresca ed originale dallo scribacchino di turno, ma è impossibile non rimanere intrappolati nell'incubo sonoro che genera questo primo insulto intitolato Unio Mystica Maxima. In poche (e sincere) parole si può tranquillamente parlare di capolavoro, un monumento alto km al Black Metal intero, una fogna di letame e morte. Senza farsi prendere dall'entusiasmo è difficile rimanere obiettivi, i Malfeitor non inventano nulla di nuovo, ma rigenerano e riportano alla luce un genere musicale che negli ultimi anni è stato un po' troppo sotto tono. La ricetta sonora è fatta essenzialmente di atmosfere cupe ed asfissianti, filtrate da riffs sempre sopra la media, forti di melodie perverse e ciniche, ma al tempo stesso particolarmente intriganti tanto da rimanere immediatamente impresse. Le varie Rex Bestia Fera, In This Place Forever e aggiungo anche la title track sono quanto di più spietato possiate chiedere. L'effetto è immediato, un alone mistico anche vagamente retrò vi distruggerà la corteccia cerebrale lasciandovi a terra senza un grammo di vita in mano. Malfeitor è il Black Metal nel 2007 in Europa, la sua rappresentazione più genuina e devota, prima o poi tutti dovrete farci i conti.
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