Il terzo disco dei Visceral Bleeding è quello che comunemente si può definire 'mazzata fra capo e collo', quaranta minuti all'insegna del Brutal/Death Metal più contorto, ma allo stesso tempo violento che ci sia. per sgomberare immediatamente il campo da inutili chiacchere vi posso dire che apprezzerete immediatamente questa band se siete cresciuti a pane e Dying Fetus (i primi che guarda caso mi vengono in mente), altrimenti potrebbe essere facile inserirli nel calderone dei gruppi onesti, ma che in fin dei conti se ci sono o meno non cambiano la vita a nessuno. Dei mestieranti? Sicuramente sanno quello che suonano, e sanno suonarlo su questo non ci piove, però lo spettro del già sentito aleggia su tutto Absorbing The Disarray allontanando tutti i possibili acquirenti che nelle trame del Metal estremo cercano qualcosa di nuovo. Personalmente (pur cercando di essere il più oggettivi possibile) ne sono rimasto positivamente colpito, le canzoni scorrono via lisce risultando tutto sommato discrete anche sotto il punto di vista del songwriting. Peccato solo per qualche soluzione un po' troppo ricercata che alla fine tende ad appiattire e ad annoiare, ma questa è una caratteristica tipica di questo filone musicale, prendere o lasciare. Questo nuovo album riconferma tutte le potenzialità di questo gruppo Svedese, e di conseguenza anche i difetti, ma questo non dovrebbe essere un problema se vi piace il più truce e ingnorante Death Metal.
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