Copertina 7

Info

Anno di uscita:2007
Durata:24 min.
Etichetta:SPV
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. TEN THOUSAND STRONG
  2. PROPHECY
  3. BIRTH OF THE WICKED
  4. THE COMING CURSE

Line up

  • Tim Owens: vocals
  • Jon Schaffer: guitars and bass
  • Tim Mills: lead guitars
  • Brent Smedley: drums

Voto medio utenti

In attesa di “Framing armageddon - Something wicked pt 1”, schedulato per Settembre, gli Iced Earth ci stuzzicano con questo “Overture of the wicked”, mini cd di quattro brani, di cui purtroppo soltanto un inedito. Le tracce numero due, tre e quattro, infatti, sono versioni riregistrate di tre brani precedentemente inseriti in “Something wicked this way come”, album del 1998. Il mini inizia alla grende con “Ten thousand strong”, rocciosa power/thrash song aperta magistralmente dal solito Tim Owens, che mette in chiaro fin da subito come stanno le cose con un bell’urletto dei suoi. Dopo pochi secondi irrompe un ritornello particolarmente melodico ed accattivante, ma in definitiva si tratta, come già detto, di un bel brano in chiaro stile Iced Earth, impreziosito dalla solita ritmica rocciosa di Schaffer, autore, come sempre, di tutti i brani del cd (in questo caso si è occupato, oltretutto, anche del basso…). Se le premesse del nuovo album sono queste direi che possiamo aspettarci un ottimo dischetto, visto che “Ten thousand strong” è davvero molto interessante. Song dinamica della durata di circa quattro minuti (e non come nel caso di due dei tre remake, che viaggiano tra i sei e gli otto minuti), con ritornello accattivante, ottimamente suonata e ben prodotta, con un sound cristallino ma al tempo stesso potente, specie per quanto riguarda le ritmiche di chitarra, un vero e proprio carro armato. Arriviamo quindi al primo remake, “Prophecy”, e devo dire che lo stile è abbastanza differente dalla prima song. Si sente, in definitiva, che il brano ha quasi dieci anni, anche se questa versione lo ringiovanisce, grazie anche e soprattutto alla voce del buon Ripper, che con la sua ugola dorata riesce a rendere tutto più interessante (senza nulla togliere al suo lungocrinito predecessore, Mr. Matthew Barlow, che ho però sempre apprezzato di più in sede live che in studio). Il sapore più oscuro di quell’album si sente rispetto alle nuove composizioni, ma viene stemperato da queste nuove versioni, più fresche e meno opprimenti rispetto alle originali. Il cd prosegue con “Birth of the wicked”, altra bella song in cui più di una volta fanno capolino i Priest di “Jugulator”. A chiudere il cd “The coming curse”, song lunghissima, forse anche troppo (anche se dura un minuto meno dell’originale). Chi possiede già “Something wicked this way come” penso che apprezzerà anche queste nuove versioni, chi invece degli Iced Earth non possiede nulla potrebbe essere leggermente deviato dallo stile differente di queste tre song. Sinceramente non capisco molto il senso di tutto ciò, visto oltretutto che sul full length non saranno inserite. Vabbè, penso sia semplicemente una mossa commerciale per riempire il mini cd, ma a questo punto sarebbe stato più interessante includere qualche cover o qualche brano live. Ma si sa, le logiche di mercato sono strane… In definitiva “Overture of the wicked” è un gustoso antipasto in attesa del piatto forte e a questo punto non ci resta che aspettare Settembre e gustarci il nuovo lavoro della band di Tampa.
Recensione a cura di Roberto 'Dulnir' Alfieri

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