Avevamo lasciato i Bonfire alle prese con un pregevole Dvd acustico e li ritroviamo oggi sullo stesso supporto (ma, come allora, esiste anche una versione in Cd “dell’opera”) con una performance elettrica, catturata durante il Firefest Festival tenutosi in terra britannica nel 2006.
La band capitanata da Claus Lessmann e Hans Ziller appare pimpante e tiene il palco con la consueta maestria, riuscendo a gratificare un pubblico piuttosto partecipe e soddisfatto.
Le canzoni più emozionanti sono, per quanto mi riguarda (anche a causa di motivazioni puramente “affettive”), le “solite” della loro cospicua carriera (giunta a celebrare i vent’anni di rock ‘n’roll!); “Hot to rock”, “Don’t touch the light”, “Never mind”, “Sweet obsession”, “Ready 4 reaction”, ma anche episodi meno “datati” come il midtempo “Under blue skies”, fino ai recenti “Day 911” e “But we still rock”, dimostrano che il “tocco” di questi veterani dell’hard rock melodico europeo non si è esaurito nel corso degli anni.
Se poi vogliamo proprio cadere nel “nostalgico”, non rimane che affidarsi alla sezione videoclips (tra i quali segnaliamo la presenza di “Sword and stone”, tratta dalla soundtrack del film di Wes Craven “Shocker” e scaturita da una stesura congiunta tra Desmond Child e Paul Stanley) inserita tra le bonus features di questo dischetto versatile, utile ai più âgée per rammentare i tempi in cui erano giovani e (forse) belli ed alle “nuove leve” per fare un ripassino di storia e magari sorridere per lo sfoggio di capigliature leggermente “improbabili”, tanto apprezzate in certi ambienti dei “gloriosi” eighties.
Un simpatico “dietro le quinte” (bella t-shirt Claus!) ed alcuni estratti da un’altra esibizione live, stavolta al Rockpalast, completano “Double vision”, il quale anche grazie ad una regia efficiente e ad un’eccellente resa audio (solo il “Rock Gegen Rechts”, ultimo citato, pecca un po’ da questo punto di vista) e video, diventa, come già accaduto a “One acoustic night – Live at the Private Music Club”, un prodotto che mi sento di consigliare senza remore a tutti i sostenitori degli ex-Cacumen e, perché no, pure a tutti i fans di questo favoloso genere musicale.