Vent'anni d'attività alle spalle e non sentirli. Il trucco è farli "sentire" agli altri, e così la Nuclear Blast festeggia il proprio ventennale, con questo album composto da dieci canzoni appositamente uscite dalla penna di Victor Smolski (chitarrista dei Rage) ed interpretate da dieci dei migliori vocalist che fanno parte di gruppi nella scuderia dell'etichetta tedesca, mentre dei musicisti che hanno preso parte a questa iniziativa, in diversi erano al fianco di Smolski ai tempi dei Mind Odyssey.
Si parte con il bravo e simpatico Tobias Sammet che canta su "Dirty Wings", power metal spedito ed accattivante che pare uscito direttamente dal songbook degli Edguy. Tocca poi alla ruvida "Terrified", dove a Smolski si affianca il leader dei Rage, Peavy Wagner, per un pezzo che richiama apertamente le atmosfere della loro band madre. E la stessa cosa avviene con la spensierata e piacevole "Ruling The World", cantata da Tony Kakko, che non pare poi così lontana da certe cose dei Sonata Arctica. La drammatica ed articolata "Death Is Alive" è sicuramente meno ariosa, nonostante l'insistere sui chorus e sugli arrangiamenti vocali, e ci consegna il versatile Mats Leven in grande spolvero, certo che poi l'aria si fa decisamente più torrida sulla trasheggiante "Bloodsucker", letteralmente brutalizzata da Schmier.
Già, è stato davvero bravo, almeno fin qui, Smolski nell'abbinare la giusta canzone ad ogni singolo interprete.
La magia si spezza con "Slaves to the Desert" (canzone recuperata da "Signs" dei Mind Odyssey), dove Hansi Kürsch (comunque sempre un grande!) non sembra del tutto a suo agio con quello che si rivela un ottimo brano di Power Metal moderno e dalle marcate tendenze progressive. La veloce e scattante "A Perfect Day", con le sue melodie helloweniane, è invece cucita a misura addosso ad Andi Deris, sempre bravo quando non deve correre dietro a Kiske.
E se la cava più che discretamente anche Oddleif Stensland (chitarrista e cantante dei Communic) nell'affrontare la malinconica power ballad "Eternally", cui segue "Inner Sanctuary", heavy metal fresco ed attuale (ma con un tocco celtico), un bel pezzo ulteriormente valorizzato da un fin troppo sottovalutato Marco Hietala. Chiude infine l'album "In The Picture" (anche questa ripresa dal già citato "Signs"), dove ritroviamo l'ormai ex Nightwish Tarja Turunen, sempre soave ed aggraziata, qui alle prese con una mini suite dal taglio neoclassico dove sono spesso le chitarre ad affiancarsi a Tarja nel ruolo della primadonna.
Sebbene non si tratti di un capolavoro, sono diversi gli spunti d'interesse per questa uscita, ma se non vi sembrano sufficienti, la Nuclear Blast ha pensato di bene di abbinargli un bonus CD che raccoglie anche diversi inediti, come ad esempio "The Madness of the Crowds" (bonus track per l'edizione giapponese di "The Dark Ride"), ed alcune anticipazioni, come "Devil Seed" dei Candlemass, con alla voce il singer Robert Lowe, o "New Protection" dei Ride the Sky, nuova band del batterista Uli Kursch dopo la sua uscita dai Masterplan.
Presto dovrebbe venire alla luce la seconda parte di questa iniziativa, e visto il titolo, "Out of the Dark", c'è da aspettarsi qualcosa di estremo e più oscuro!
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?