In attività da oltre dieci anni, gli
Overblood avevano fatto capolino su Eutk.net già diverso tempo fa in occasione dell'uscita di "Our Blood". Si ripresentano solo ora, dopo aver superato alcuni scossoni alla propria line-up, con una nuova sezione ritmica e sopratutto con una proposta sempre Thrash, ma che da quanto si percepisce dai due pezzi inclusi su "Infected Society", ha messo in un angolo contaminazioni crossover ed hardcore a favore di un sound più energico che ha i suoi riferimenti negli Slayer e nei Pantera ma anche nel Deathcore di marca svedese. Quest'ultimo è un termine di confronto rafforzato anche dalla scelta, tutto sommato azzeccata pure se con qualche riserva per la resa sonora della batteria, degli Overblood di masterizzare i brani proprio in Svezia, ai Cutting Room Studios.
E da parte sua il gruppo friulano ci mette anche una bella prova, come quella, aggressiva e vigorosa, da parte del cantante Marco Felettigh o quella potente e dinamica dei nuovi Alberto Plasenzotto al basso ed Andrea Ceschia alla batteria.
L'inizio inquietante di "Infected Society" lascia velocemente spazio ad una canzone che si snoda martellante e violenta, mentre nella successiva e conclusiva "Too Late to Come Back", che si apre sul basso di Alberto Plasenzotto e su un urlaccio di Marco Felettigh, gli Overblood mollano per un attimo il piede sull'acceleratore ma non si fanno certo sconti per potenza e furia.
Purtroppo siamo di fronte a due soli brani, e se erano sufficienti per ripresentarsi sulla scena, ora bisogna tirar fuori il resto!
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