Il mio disco preferito dei Maiden. Straordinario. Adrian Smith ispiratissimo.
è uno dei primi dischi che ho cercato di sgraffignare al fratello di un mio amico che tanto nonl o ascoltava, la copertina è meravigliosa con tutti i vari rimandi alle canzoni vecchie, nelle insegne dietro a Eddie. The loneliness of teh distance runner è da sempre una delle mie preferite. Certo le chitarre synth: puah! però pazienza
e Deja vu, accipigna non dimentichiamoci Deja vu!
Un disco diverso,ma non meno ispirato, genialità sempre a mille, e melodie super... gli darei 9/10
graz <3 chitarre synth. Dopo 7th son per me c'è questo. Sea of madness vince, heaven can wait perde.
Grande disco, grande Adrian Smith, grande atmosfera, bello l'innesto delle chitarre synth. Dopo Powerslave, per me il trionfo del classico nel senso migliore del termine, provano a fare un disco diverso e ci riescono in pieno. Tutto il disco mi fa impazzire, ma "Sea Of Madness" e l'intro di "The Loneliness" hanno un posto specialissimo nel mio cuore di metallo.
il mio primo cd dei maiden ricevuto come regalo durante un natale passato... che nostalgia... 100 100 100 come a ok il prezzo è giusto, a prescindere. poi chiamandomi alessandro e idolatrando alessandro magno, se mi scrivono pure una canzone chiamata alexander the great c'è poco da fare... solo a fischiettare i vari pezzi mi viene la pelle d'oca
cosa cosa cosa?!? sbaglio o ho letto da qualche parte "Alexander e The Loneliness pietose e Deja vu un pianto"?!? Ma se sono le tre canzoni più belle dell'album!! Album che ritengo non il migliore dei Maiden, il voto è giusto, però ci sono molto affezionato perchè The Loneliness è per me la canzone in assoluto più bella dei Maiden!!
graz <3 chitarre synth. ...Sea of madness vince... Tutto il disco mi fa impazzire, ma "Sea Of Madness" ... Lavoro dall'atmosfera davvero indescrivibile: il disco di Adrian con i ritornelli tra i più belli dei Maiden e un Bruce che inizia il suo quinquennio di apice espressivo. Stranger in a Stranger Land vale un disco intero, Sea of madness anche due. Magnifico.
ovviamente avete ragione, questo disco è la vittoria di Adrian Smith, chitarrista con un gusto ed una semplicità incredibili. sarà anche per questo che non ho mai digerito l'ingresso di gers al suo posto...