Old Stories
[ ...Dopo il live "Ready for Boarding" i nostri ripartono con una nuova realizzazione che, a parte pesanti scossoni alla line-up, contiene anche i primi tentativi di variare le coordinate del suono finora proposto. Abbiamo accennato a mutamenti di formazione, e quindi
Jens Becker che si segnala come un ottimo bass player (e lo conferma tuttora nei Grave Digger), ma anche
Ian Finlay fa più che dignitosamente la sua parte.
Nonostante una certo appiattimento nei vari brani che compongono e che penalizzano "
Port Royal", in questo album è contenuta una delle più belle canzoni dei
Running Wild, l'epica "
Conquistadores" che, oltre a conquistarmi sul piano musicale, propone anche un bellissimo testo sull'opera criminale che i Conquistadores spagnoli fecero nel Sud America. Introdotta dal basso pompante di
Becker la canzone esplode in una classica cavalcata
Running Wild condotta su un bel riff di chitarra come al solito abbinata a dei chorus epici e coinvolgenti. Un altro brano che si eleva dalla track list è "
Uaschitshcun" in virtù di una bella interpretazione di
Rock'n'Rolf e di un refrain orecchiabile. Irriconoscibile è invece "
Warchild", riproposizione dell'omonimo brano contenuto sul primo demotape dei Running Wild, che mantiene ben poco dell'originale. La chiusura (dell'album e della recensione) spetta a "
Calico Jack" il primo tentativo di
Rolf di comporre qualcosa di più complesso del solito. Si tratta certamente di un brano nello spirito dei
Running Wild ma strutturata su più livelli e che alternando momenti diversi cerca di creare una atmosfera particolare, in questo caso la storia ed il processo del corsaro John Rackham, esperimento discretamente riuscito che i nostri riprenderanno anche nelle successive realizzazioni (ed anche meglio!!).
... ]
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