Enshadowed - Messengers Of The Darkest Dawn

Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2002
Durata:47 min.
Etichetta:Black Lotus Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THE BECKONING
  2. WAR AND DAMNATION
  3. SUICIDAL LUNACY
  4. A COFFIN IN THE CATACOMBS OF VOIDNESS
  5. NORTHBOUND
  6. FROM A CARNAL TO A SPIRITUAL FIST
  7. JESUS CHRIST CAGE
  8. GOSPEL OF DEATH

Line up

Non disponibile

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L’ho già detto e non finirò mai di ripeterlo: gli elementi extra-musicali di un album sono importantissimi, e chi li trascura parte in svantaggio, questo è sicuro! Gli Enshadowed infatti si presentano con una copertina davvero orribile, e sinceramente pensavo che ormai nel 2002 croci rovesciate, teschi e scheletri sarebbero stati definitivamente abbandonati. Invece c’è ancora gente che pensa sia utile rendersi il più cattivi e malvagi possibili, ancora prima di dare la possibilità alla musica di esprimersi. Ecco: “Messengers Of The Darkest Dawn” (anche il titolo è un po’ bruttino…), con una copertina decente e un booklet più curato, sicuramente avrebbe attirato un po’ più di interesse, mentre in questo modo si perde nel mare di uscite underground di black metal che ogni mese invadono gli store. Ma andiamo ad ascoltare la musica vera e propria. Gli Enshadowed arrivano dalla Grecia, ma si differenziano enormemente dai gruppi di riferimento del paese ellenico (Septic Flesh e Rotting Christ). Fa piacere notare un lievissimo trend di spostamento dei gruppi black metal emergenti dalla palese scopiazzatura di quanto fatto finora dai Marduk a qualcosa di più “norvegese”…i nostri devono aver ascoltato moltissimi Mayhem e Satyricon in gioventù, e questa influenza si sente! I riff sono gelati, plettrati a folli velocità, mentre avrei gradito un generale abbassamento dei tempi di batteria, perché nei momenti più rilassati la band sa tirare fuori minuti e minuti di musica veramente evocativa e se mi permettete anche “commuovente”, perché ormai a parte Taake sono in pochi a portare avanti questo discorso. Un po’ di personalità in più in alcuni riff più orientati verso il death metal avrebbe sicuramente giovato alle composizioni, ma essendo il debut album penso che per ora vada benissimo così. Gli Enshadowed sono uno dei pochi gruppi emergenti che ho sentito negli ultimi mesi, su cui scommetterei per il futuro!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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