AA.VV. - The World Domination IV

Copertina 4

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2002
Durata:78 min.
Etichetta:Osmose
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. SADISTIK EXEKUTION – RIGORMORTIK RESURREKTION + FUKKING DEATH
  2. IMPALED NAZARENE – HARDBOILED AND STILL HELLBOUND
  3. OBLIGATORISK TORTYR – SNART BRYTER KRIGET UT.
  4. ABSU – FROM ANCIENT TIMES (STARLESS SKIES BURN TO ASH)
  5. ANOREXIA NERVOSA – LE PORTRAIT DE LA VIERGE
  6. DRILLER KILLER – NO RULES
  7. MELECHESH – WARDJINN
  8. ARKHON INFAUSTUS – DOMINATION XTASY
  9. ENSLAVED – THE VOICES
  10. DEMENTOR – DEATH IS COMING
  11. DIVINE DECAY – ALONE
  12. ABOMINATOR – CARNIVOROUS STRIKE OF THE KNIFE
  13. BEWITCHED – UNDER SATAN’S SPELL
  14. HOUWITSER – A BITE OF A DESEASED RAT
  15. CIRITH GORGOR – A TWILIGHT SERENADE
  16. RAVAGER – BLASPHEMIC INIQUITY
  17. NOTRE DAME – BLACKSMITH & CO
  18. SETH – ADDICTED TO PSYCHOTROPIC ANGELDUST
  19. RITUAL CARNAGE – THE BIRTH OF TRAGEDY

Line up

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Osmose, come Earache e poche altre, è da sempre sinonimo di metal estremo, e questa compilation commemorativa dei 10 anni di attività, divisa in due parti per più di 150 minuti di musica, ne è l’ennesima conferma. Il problema principale è che nel cd trovano posto tutti gli elementi che da sempre contribuiscono a dare un’idea sbagliata del death e del black metal a chi ancora non conosce questi generi. A parte trascurabilissimi nomi (come Sadistik Exekution o Obligatorisk Tortyr) e titoli (esempio Rigormortik Resurrektion o Addicted To Psychotropic Angeldust) è proprio la componente fondamentale, e cioè la musica, a difettare. I pezzi sono sostanzialmente tutti mediocri, infarciti di blast beat alla massima velocità e di urlacchi di qualità davvero infima. Addirittura l’opener, che dovrebbe teoricamente presentare il lavoro, non è altro che una canzonetta piena di “fuck” con una parte centrale simil-doom di cui preferisco non parlare troppo, coperta da una serie di imitazioni dei conati di vomito da parte del “cantante”. Andando avanti la qualità non migliora, tra simulazioni di orgasmi con bondage e altre nefandezze di bassa lega. Per fortuna alla seconda traccia ci pensano i maestri Impaled Nazarene a comporre uno dei pochi brani che si faranno risentire volentieri dopo il primo giro del cd nel lettore: un pezzo rockeggiante, suonato perfettamente e soprattutto trascinante, con un Mika Luttinen all’altezza delle sue prove migliori. Altri picchi di interesse li ho rilevati nella buona prova degli Absu, nel classico pezzo alla Anorexia Nervosa (un gruppo senza infamia e senza lode) e in una canzone quasi-hardcore dei Driller Killer, ma è davvero troppo poco per rendere questa compilation appetibile. Solitamente non sono molto favorevole a questo tipo di operazioni commerciali, e in questo caso lo sono ovviamente ancora meno, visto che su 19 pezzi ne riascolterete si e no massimo 4, a meno che non siate dei patiti delle sonorità che ho descritto sopra. Ascoltate il mio consiglio: se volete una buona compilation death/black e non sono una raccolta raffazzonata di brani insignificanti orientatevi su “In The Eyes Of Death II”, che tra l’altro viene venduta ad un prezzo davvero competitivo!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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