I Pale Divine giungono al terzo full-lenght, in una carriera iniziata dieci anni fa e spesa nel solco della tradizione doom rock di bands come Black Sabbath e Pentagram.
Questo “Cemetery Earth” è un disco dal sapore decisamente vintage, il riffing grasso e saturo è il trademark di un filone che ha spopolato tra gli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, prima di dare vita alla deriva stoner, in cui gli stessi riff sono imbevuti d’acido lisergico e nuvole di fumo aromatico. Quello che stupisce è innanzitutto la capacità della band di saper creare quel tipo di feeling, sicuramente vecchio, decantato, ma sempre affascinante, e di saperlo unire ad assoli più moderni, decisamente heavy in alcuni frangenti, che danno vita a lunghe fughe strumentali, assolutamente azzeccate.
Il songwriting della band, sebbene palesemente derivativo, mantiene un certo tocco di personalità, basti pensare che l’assolo di Broken Wings, come sensazioni (almeno a me personalmente), evoca l’assolo di “Alexander The Great” degli Iron Maiden, il che inserito in un contesto doom è decisamente atipico e rende il tutto piuttosto epico.
Sin dall’iniziale, e potente, “The Eyes Of Destiny”, i Pale Divine sciorinano un’ora di doom che sembra quasi una lezione di storia sul genere. La title-track, con i suoi quasi undici minuti, è semplicemente mastodontica, e la prova vocale di Greg Diener, in certi frangenti, abbandona le tonalità di Bobby Liebling dei Pentagram, per accostarsi a quelle più oscure e sulfuree di Peter Steele dei Type O Negative.
Anche “The Seventh Circle” è un pezzo da novanta, e in generale ci troviamo di fronte ad un continuo fluire di riff grassi e distorti, chitarre che vanno in assoli fumanti, patterns ritmici cadenzati e groovy, che non accennano a scemare nemmeno nella successiva “Soul Searching”, come direbbe Ligabue “fin quando fa male, fin quando ce n’è”, fino a quando praticamente non vi farà male il collo agitando la testa avanti e indietro per stare appresso al furore compositivo dei Pale Divine.
Non c’è bisogno che vi dica altro, gli amanti del doom saranno già corsi a comprarlo. Da avere.
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