Prima di tutto ci terrei a dire che quest'album non è una uscita moderna, ma datata anno domini 2001 (ma per non saper ne leggere ne scrivere, ho posto Ottobre 2002!)...ed ecco perché ho vagamente come il ricordo di aver già sentito questo lavoro qualche tempo fa...ma la cosa non mi stupisce, in quanto la proposta musicale che questo combo di origine francese (almeno così sembra) ha proprio il sapore già di per se di un qualcosa già sentito...mi ricordo che nel finire degli anni '90, e fino ai primi dell'anno 2001, vi fu una forte ondata di bands che proponevano una sorta di Gothic Ambient Medieval music, molte delle quali non hanno visto la luce del successivo album...tornando a noi, i Matutina, si muovono sulle sonorità appena descritte, miscelando atmosfere eteree ad un solido supporto costituito dal flauto traverso, ottimamente suonato da Cecile Ricoue, e da partiture horrorifiche ed armageddoniane (sempre a carattere sinfonico) che rendono nebbioso ed uggioso il lavoro. Allora cosa c'è che stona? Beh, anzitutto il songwriting è veramente scontato e prevedibile, e quando non lo è, le soluzioni utilizzate per sorprendere l'ascoltatore sono veramente di pessimo gusto...ma la cosa che più penalizza tutto il platter, è la pessima voce di Mr. Rided, inespressiva e cacofonica, che sembra sempre ricercare la teatralità in ogni dove, ma con il risultato di, passatemi il termine, "far scendere la catena" a chi ascolta il lavoro...Tilo Wolff dei Lacrimosa è veramente lontano...Sono convinto che chi propone un sound del genere debba essere conscio che non si può dare alle stampe un lavoro approssimativo come questo 'Ille Cedens', ma debba inoltrarsi verso uno studio approfondito delle songs e lavorarle come meriterebbero. Matutina: troppo, troppo poco.
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