Il mio incontro con questi simpatici Svedesoni è stato amore a prima vista, nel senso più letterale del termine, praticamente rappresentano quello che in questo momento stavo cercando dal mercato, ossia un prodotto marcio, genuino e spontaneo, insomma un gruppo e un disco dove le logiche del musicbiz vanno a farsi fottere una buona volta. In poche parole ho riassunto la filosofia artistica di questi Tyrant, alle prese con il loro esordio intitolato Reclaim The Flame, più chiari di così. Siamo nel più torbido del Thrash/Black Metal che ci sia, totalmente affogato nei fumi alcolici dei migliori Motorhead, Venom, Darkthrone, ma potrei anche aggiungere le scorie deviate dal più truce Hardcore dei Discharge, insomma un bel minestrone, scaduto. Non saranno il massimo della personalità, ma quello che fanno lo sanno fare egregiamente, in soli 28 minuti riescono a farsi apprezzare immediatamente, anche grazie ad uno stile semplice ed immediato, dove sotto tonnellate di monnezza esplodono riffs che rimangono subito impressi, ottimi per dare il meglio di loro dal vivo. Questi Tyrant la sanno lunga, e dietro la loro attitudine si nasconde una band che sa quello che vuole, e io non aspetto altro che poterli vedere dal vivo, ho l'impressione che in quel contesto siano ancora più animaleschi.
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