Gli Himsa tornano sul mercato musicale con questo nuovo Summon In Thunder, personalmente quello che io individuo come il loro miglior disco sino ad ora pubblicato, generalmente sotto tutti i punti di vista, da quello più strettamente in senso artistico al più crudo e plastificato aspetto tecnico. Ma procediamo con ordine, una band Americana può mettersi a suonare una sorta di Thrash Metal impreziosito da richiami al Death Metal tipicamente Svedese? Ebbene si, si può fare. Non sono pochi i richiami a quel trademark tipicamente made in Europe, però senza eccedere troppo visto che alla base di tutto persiste sempre una buona dose di cattiveria. Tanto di cappello ad ogni modo al gusto melodico, tutti i brani pur non emergendo per chissà quali scelte illuminanti si fanno ascoltare tranquillamente, consegnandoci un album ben suonato e concepito. Haunte, Given In To The Taking e la più "tranquilla" Skinwalkers (almeno a tratti) credo possano ben rappresentare la summa artistica degli Himsa. Potenza, precisione e melodia. Forse a questo punto del 2007 uno stile simile avrà stufato, ma questo è un album che può sempre essere apprezzato per la sua onestà.
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