Gli svedesi Wolf per il sottoscritto rappresentano un'assoluta novità, non avendo mai sentito alcuna notizia o quant'altro li riguardasse.
La No Fashion deve puntare parecchio su questi giovani esordienti, dato che l'album, dal titolo omonimo, è stato prodotto negli Studio Abyss di Peter Tagtgren.
La scelta non si è rivelata poi così felice dato che il suono risulta un po' freddino e che alcuni passaggi strumentali potevano suonare meglio.
Gli Wolf ci propongono un heavy classico, che deve molto alla NWOBHM, poco originale ma ben suonato, e che ha i suoi episodi migliori nella maideniana "Desert Caravan", in "The Parasite" e soprattutto nella splendida strumentale "243". Un'altra piccola pecca, oltre a quella già evidenziata della produzione, è la voce, non sempre decisa e potente...ma direi che quest'aspetto non incide più di tanto sulla qualità del disco.
Ascoltare gli Wolf, è come fare un tuffo nel passato, alla ricerca di sonorità che oggi si sono quasi perse; in definitiva un lavoro che potrebbe interessare nostalgici e non, e visto che rimpiango i tempi in cui i Maiden regnavano incontrastati... per me quest'album è grandioso!
PS: facciano attenzione gli Wolf perchè Steve Harris li potrebbe citare per plagio...
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