Copertina 8

Info

Anno di uscita:2002
Durata:55 min.
Etichetta:My Kingdom Music
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. DEPARTURES (LITORANEA IMAGINAIRE)
  2. SINGLE HANDED (THE DAYS OF THE TRUMPET CALL)
  3. CLUB EPOQUE (FEBBRAIO DECADE SILENTE)
  4. END OF SEASON (SUNSET BOULEVARD)
  5. HERO (NOVECENTO AUFWIEDERSEHEN)
  6. MADELEINE (FUTURISMO Y TRADICION)
  7. BUDAPEST SONG (MUSIC FOR BALTIKUM SHEHERAZADE)
  8. L'ENFANT ITALIE (MODERATO-CANTABILE)
  9. TIERGARTEN (KOMRAD KIEV)

Line up

  • Francesco Grasso: vocals
  • Francesco Grasso: guitars
  • Alessandro Mita: guitars
  • Fabio Cappablanca: drums
  • Francesco Lonetti: bass

Voto medio utenti

RoomWithView_home.gif "First Year Departure" appartiene a quella categoria di album che si avvicinano pericolosamente alla definizione di capolavoro: un disco che affonda le radici nei ricordi di inizio '900, nelle scolorite immagini e nei sdruciti ricordi di una nuova epoca che prende coscienza di se stessa e della sua nuova dimensione industriale. I Room With A View ci conducono attraverso la poesia pionieristica che si cela dietro i treni a vapore e le prime radiotrasmittenti, mescolandola con la dolce fragranza di elementi folkloristici, segnata dal teatro di avanspettacolo e da macchiette grottesche che sanno strappare una lacrima con un sorriso. Tutte queste emozioni vengono magicamente evocate attraverso un sound fortemente dipendente dai Katatonia dell'ultimo periodo, che associato allo splendido artwork genera quasi una breccia temporale attraverso la quale gettarsi in una dimensione onirica e distaccata dalla realtà. I pezzi sono molto spesso di durata ampiamente superiore ai 5 minuti, ma il raffinato arrangiamento e le soluzioni stilistiche mai ripetitive riescono a mantenere viva l'attenzione, senza smarrire nel contempo una certa uniformità strutturale. Il gruppo non disdegna di introdurre anche elementi musicali diversificanti, con strumenti quali la tromba e la fisarmonica ad arricchire la scena, senza peraltro aver paura di lanciarsi anche in qualche passaggio più energico dove il singer Francesco può affondare il suo growl. Aggiungiamo pure una produzione curata in tutti i suoi aspetti e otteniamo un album che farà la gioia di qualsiasi amante dell'oscuro e del gotico. A buon intenditor...
Recensione a cura di Roberto 'Robbyy' Corbatto

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