Panno di velluto sotto i polpastrelli, che scorrono liberi sul tessuto morbido e sinuoso fin quando non trovano strisce improvvise di iuta grezza e ruvida; si risveglia bruscamente la coscienza.
Contrasti che accendono la luce per poi spegnerla subito dopo, che spiazzano, che rassicurano: perché non accoglierli?
Pioggia che batte sulle finestre, non violenta ma costante, in cui si sfoga l'aria plumbea, uniforme, così scura al di là del vetro; presagi di quiete, ma la pace è altrove.
Sei dentro, al riparo, puoi guardare assorto restando all'asciutto, a meno che tu non decida di uscire: perché non farlo?
Mille aghi minuscoli che trafiggono provocando un dolore tenue, qualcosa di indefinibilmente elegante nella sua presenza appena accennata; punti vermigli e punte d'acciaio.
Un piacere morboso, ti suona sbagliato e ti senti strano, eppure negarselo è folle: perché non ricominciare?
Fotografie in bianco e nero alle pareti, luoghi di eterno confino per piazze maestose e vuote, immense gabbie di colombi che si alzano in volo; un lieve fruscio di ali frenetiche.
Architetture squadrate che ti respingono austere, morbide forme che ti avviluppano in un perverso tepore: perché non piangere?
Se la classe non soffoca ma anzi esalta l'emozione stai ascoltando un'opera compiuta, a cui nulla va tolto, né aggiunto, né cambiato; la ammiri rapito, ma non la capirai.
Sei fortunato perché l'hai scovata e ora è tua, magari sei bravo perché l'hai cercata e ora è qui: perché non sorridere?
Non pensare di trovare risposte certe.
Non pensare di trovare risposte.
Non pensare di trovare.
Non pensare.
Chiudi gli occhi.
Lasciala entrare.
Lasciala uscire.
Adesso il cielo è tinto di viola, ma in basso, appena sopra l'orizzonte, ancora resiste un'invincibile striscia arancione.
Si aggrappa all'orlo del precipizio con artigli dorati, non vuole arrendersi.
Le ombre si allungano, è l'ultimo istante, poi sfumano languide in un'eterna, muta dissolvenza.
Quando i suoni esprimono colori e le immagini sprigionano note, la Musica diventa Arte.
Il cuore lo comprende, la mente si defila.
Perché così deve essere.
Recensione a cura di
diego