Gli
Agent Steel sono una band Speed Metal californiana, di Los Angeles per l’esattezza, formatasi nel 1984 inizialmente con il nome Sanctuary, per volontà del cantante brasiliano
John Cyriis (pseudonimo di John Camps), che aveva appena abbandonato gli Abbatoir, e del batterista
Chuck Profus.
Dopo aver registrato un demo, “144,000 Gone”, e svariati cambi di formazione, riuscirono a pubblicare nel 1985, tramite la
Combat Records, il loro primo full-length: “
Skeptics Apocalypse”.
La line-up con cui arrivarono ad incidere “
Skeptics Apocalypse” vedeva
John Cyriis alla voce,
Juan Garcia alla chitarra, anche quest’ultimo ex membro degli Abbatoir (e in seguito degli Evildead) coadiuvato da
Kurt Kilfelt;
George Robb al basso e
Chuck Profus dietro le pelli.
La proposta dell’esordio degli
Agent Steel era uno Speed Metal ai confini del Thrash, fino a risultarne in alcuni frangenti, come spesso avviene, quasi indistinguibile la linea di demarcazione tra i due generi; caratterizzata da fortissime influenze NWOBHM dagli echi Power.
Tutto il platter si caratterizza per un suono estremamente tagliente e basato su tonalità molto alte, a tratti assordanti, con un intrico di riff velocissimi e roboanti da parte della coppia d’asce
Garcia/Kilfelt; in certi frangenti sembra di avere a che fare con una motosega, in altri con lame splendenti e più levigate. I due sono baciati dal dono di una spontaneità ben incanalata, e da un piglio catchy che riesce a rendere irresistibile l’impulso di fare headbanging.
Le ritmiche sono ben accompagnate dal velocissimo, potente, e tutto sommato “raffinato” lavoro alle pelli di
Chuck Profus; mentre invece rimane in sordina, come molti prodotti della sua epoca, il basso di
George Robby.
Su tuttò ciò si scaglia la voce acuta, una vera e propria sirena di guerra che niente ha da invidiare alle voci più iconiche del panorama Heavy Metal, di
John Cryiis, il quale affonda a piene mani, senza scadere al rango di emulatore, dalle “gesta” di cantanti come Rob Halford e Bruce Dickinson.
L’album è un vero e proprio concentrato di adrenalina, tutto scorre alla velocità della luce lasciando attonito l’ascoltatore che acconsenta a farsi trascinare dentro la sua spirale in crescendo di momenti avvincenti, tra aggressività senza compromessi, melodie accattivanti e toni epici.
Paga bene la scelta di concentrare tutta la musica in sole 9 tracce per un totale di 30 minuti; più che sufficienti per mettere in chiaro le cose, questo grazie anche ad un'ottima produzione – svolta da
Jay Jones – tutta volta ad enfatizzare le tonalità alte dei cinque musicisti, e ad una pulizia sonora “asciutta”, ben lontana dai suoni bombastici dal sapore di plastica a cui siamo abituati oggi; lavoro in grado di conferire potenza al prodotto e al tempo stesso godibilità di ascolto. A mio modo di vedere superiore a quella del suo più acclamato successore “Unstoppable Force” (1987).
Su tutti i brani, che più o meno si equivalgono qualitativamente, quelli che più colpiscono sono le schegge impazzite di “
Agents of Steel” (una vera lezione di Speed), “
Taken By Force”, "
Evile Eye/Evil Minds" con il suo protothrash, “
144,000 Gone” (tratta dall’omonimo demo del 1984) caratterizzata da linee vocali di ottima fattura, arricchite con varie sovraincisioni che donano un effetto doppio davvero ipnotico e devastante; e non da meno la tellurica e anthemica “
Bleed For The Godz”.
Strizza invece un po’ troppo l’occhio ai Maiden la più melodica “
Children of The Sun”, ma niente che sia in grado di scalfire l’autenticità della qualità messa in campo dagli
Agent Steel in questo LP.
Per quanto riguarda i testi questi trattano vari argomenti, ma a dire il vero in maniera un po’ confusa, quindi non credo sia necessario soffermarcisi più di tanto; si passa da liriche che hanno a che vedere con gli alieni e lo spazio a profezie di vario genere; teorie filosofiche e antireligiose con qualche accenno satanista.
Peccato che gli
Agent Steel dopo questo ottimo esordio discografico non riusciranno a riconfermarsi sul solito livello con il discreto “Unstoppable Force”, fino ad arrivare a sciogliersi nel 1988 a causa di forti divergenze caratteriali. Per per poi riunirsi nel 1998 senza
John Cryiis; il quale rientrerà molti anni dopo stravolgendo la line-up, con cui vedrà la luce nel 2021 il loro ultimo album: “No Other Godz Before Me”.
“
Skeptics Apocalypse” è un disco assolutamente da recuperare, un ottimo manifesto di un certo tipo di Metal, che configurandosi come genere di passaggio, andrà in seguito a sparire venendo perlopiù inglobato in altre correnti.
Quanto di più 80’s si possa ascoltare…
"Masters of metal, agents of steel!!"
Recensione a cura di DiX88