C'è una sola parola per descrivere bene il popolo tedesco: roccioso. Sono tenaci i tedeschi e conseguentemente anche la musica che propongono non può che essere tale, siano che facciano power (il loro vessillo di battaglia), siano che facciano hard rock, come questi Evidence One, progetto che riunisce membri di Domain (il cantante Carsten Schulz), Frontline (il mainman Robby Boebel ed il bassista Thomas Bauer) e Shakra (il batterista Roger Tanner). Il grande mestiere dei protagonisti ha permesso di tirar fuori un debutto decisamente godibile, all'insegna di quel teutonic hard rock di Bonfire, Fair Warning che ha espresso i suoi momenti migliori nel decennio magico e che sembra però poter dire ancora la sua. Riff quadrati, appena smussati da tappeti di tastiere, batteria solida e marziale ed una bella voce roca da rocker consumato sono gli ingredienti salienti di questo debutto. La ricetta è quella giusta: l'opener "Criticize The Truth" è davvero d'impatto e la mia air guitar è subito lì pronta a suonare, si prosegue ancor meglio con "Trust Vs. Heart", dotata di un bell'arpeggio iniziale, che sfocia in un mid tempo intrigante con degli cori, che a lungo andare si riveleranno una delle cose migliori del disco, insieme ai soli di chitarra di Boebel, melodici e ficcanti. In "Different Worlds-Different Times" fanno capolino suoni spaziali, voce effettata e loops ritmici, ma è una hard rock song di razza. Ancor più spinta è "Like Never Before", sezione ritmica e riff ai confini del metal. Il primo stop arriva con l'immancabile ballad a nome "Frozen In Time", in cui c'è tutto ciò che deve avere una hard rock ballad. Di nuovo i ritmi vengono spostati sui tempi medi con "Fool's Gold": non mi stancherò mai di sentire roba del genere, il tempo medio se ben costruito permette di assaporare al meglio le caratteristiche di una band come gli Evidence One. Ma la palma di pezzo migliore del disco spetta a "In The Beginning There Was Fire", intro country(!??) che si tramuta in un caldo riffone rock su cui si staglia la bella voce di Lizard Schulz! Ancora un tipico mid tempo da arena rock ("Spend The Top With Me") prima della seconda ballad del lotto "Perfect Love", meno bella della prima ed un pò manierata, che ci prepara alla chiusura del disco che avviene con il pezzo più duro, "Heavy Heart Betrayed", segnato da un bel riffone stoppato e dalla solita voce graffiante che sa di nottate roventi a base di sex, drugs and rock'n'roll.
Sono rimasto positivamente colpito da questi Evidence One, dopo il live dei Bonfire un'altra conferma dello stato di salute della scena germanica, che non di solo power si ciba. E la mia stima per il popolo germanico cresce sempre di più...
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