Se ne parlava da tempo e finalmente il primo lavoro dei Masterplan è qui nel mio lettore. La band in questione già sulla carta dimostra di essere davvero uno degli highlight dell'anno. Roland Grapow, Uli Kusch e Jorn Lande (che in seconda battuta è subentrato a Russel Allen dei Symphny X, primo candidato a ricoprire il ruolo di vocalist) si sono uniti per dar vita ad un proprio progetto.
Dopo ripetuti ascolti, si può sicuramente considerare questo lavoro come uno degli atti che farà ricordare nel modo migliore questo inizio 2003. 12 composizioni azzeccate, dal grosso potenziale, che possono catalizzare l'attenzione sia dei più incalliti e consevatori fan del power metal, sia di coloro che ne auspicano una ventata di rinnovamento, sia di tutti i fan di Jorn e dell'hard rock in generale, viste le consuete ottime e peculiari melodie del cantante norvegese.
Momenti tirati, situazioni oscure, ambientazioni sonore d'effetto, ritmiche ben costruite e mai lasciate al caso, arrangiamenti curatissimi, splendida scelta di suoni ed una produzione ad opera di Andy Sneap (Machine Head, Testament) sono faccettature di un lavoro che senza ombra di dubbio può già da ora candidarsi tra le realizzazioni migliori di questo 2003.
Complimenti ai due ex Helloween che, mettendo in pratica una ricca esperienza in campo musicale, con la scelta oculata a beneficiare dell'apporto di Jorn, hanno posto solide basi per una band che mostra un ottimo potenziale anche per le produzioni future.
Personalmente penso che un appunto andrebbe posto: quest'album senza Jorn sarebbe stato probabilmente una release "normale", essendo proprio il nostro "vichingo" la perla, il fulcro stilistico, melodico e sonoro intorno al quale i Masterplan gravitano.
Jorn attualmente è senza dubbio il miglior cantante in circolazione, la voce più in forma, su questo non si discute.
Se proprio vogliamo analizzare la sua scelta di concentrarsi su un'unica band, quale i Masterplan, non posso esimermi dall'affermare che, di certo per la sua carriera, è stata l'opzione migliore.
E' vero anche che artisticamente un album come "Burn The Sun" degli Ark sia tra i capolavori inseribili almeno in quest'ultimo quinquennio e credo che un'opera del genere difficilmente troverebbe produzioni migliori o di pari valore ad affiancarla, che la band si chiami Masterplan o proprio Ark.
Da non trascurare è la song "Heroes", in cui il magnifico Jorn duetta con l'ex storico cantante degli Helloween Michael Kiske...un episodio che vi porterà sicuramente ai tempi dei due "Keeper", data la sua voluta, ricercata e ruffiana somiglianza a brani come "Eagle Fly Free" o "I Want Out".
La speedy "Spirit Never Die", oltre che per le melodie ed il lavoro alla chitarra, si evidenzia per i curatissimi arrangiamenti e suoni di batteria ricca di effetto rotatorio.
L'oscura "Enlighten Me", l'epica e rabbiosa "Crystal Night" sono fiori all'occhiello che la maggior parte delle bands della scena attuale nemmeno si sognerebbe di comporre.
La prima tiratura di questo disco sarà in formato digipack con un cd bonus contenente il video di "Enlighten Me" ed una video intervista…
Credo proprio che nessuno penserà di privarsi di un album del genere.