Già dalla copertina sapevo di aspettarmi un gran lavoro dai tedeschi Heartbreak Engines, che tornano dopo un solo anno di distanza e lo fanno con questo "One Hour Hero" che non si sposta dalle coordinate tracciate in precedenza e che non delude per quantità e qualità.
Nulla che faccia urlare al miracolo, certo, in un anno in cui le uscite del genere, sempre targate People Like You, abbondano, ma un album indubbiamente piacevole, quello sì. Con la loro miscela di punk rock e rockabilly, in cui non può mancare il contrabbasso di Grisha, gli Heartbreak Engines confezionano un lavoro fatto di undici brani vincenti, tra melodie accattivanti, un fascino vintage ed una genuinità sentita.
La produzione ottima e le capacità tecniche superiori a tante altre band del genere, fanno di questo "One Hour Hero" un album che va ben oltre i soliti clichè.
"God's Black Day", squisita negli arrangiamenti quanto nell'interpretazione vocale di Lou, oppure ancora "Mountain of Madness", sono gemme trascinanti, scanzonate, in cui addirittura Rocco infila qualche pedalata di doppia cassa con la batteria.
Forse lo preferisco anche al ruvido debutto "Good Drinks, Good Butts, Good Fellows" del 2003. Di sicuro è un album che i fedeli del genere non si possono far scappare. Ha tutte le carte in regola per infilarsi nel lettore e rimanere a fare compagnia durante le più sonore e colossali sbronze. Consigliato.
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