Dopo aver confezionato il secondo capitolo del progetto Allen/Lande e in attesa del nuovo album di Bob Catley di cui si sta occupando, l’ormai lanciatissimo Magnus Karlsson ha pensato bene di regalare a Mark Boals una serie di composizioni e di realizzare l’ennesimo progetto parallelo. “The Codex”, questo il monicker scelto, pare solamente un pretesto per permettere all’ex Ring of Fire (ma lo ricordiamo anche sul celebre “Trilogy” di Malmsteen ovviamente!) di esaltarci nuovamente con la sua ugola d’oro. Le premesse parevano notevoli: una delle più grandi voci della scena hard rock assieme ad uno dei compositori più talentuosi del momento. Peccato solo che, al termine dell’ascolto, il tutto vada un po’ ridimensionato: la classe dei musicisti coinvolti è innegabile, il tocco di Karlsson inconfondibile, ma in generale questo prodotto suona un po’ troppo freddo e manieristico perché possa essere apprezzato a dovere. Ad essere sinceri, era un vizio che un po’ aveva anche “The revenge”, ma lì il livello delle composizioni era più alto, per cui lo si notava poco.
I brani di “The Codex”, fatto salvo qualche piccolo gioiello come “Bring down the moon”, “Dream makers” o “Mystery”, suonano un po’ troppo simili l’uno all’altro e alla lunga, complice la lunga durata del cd, la noia subentra inesorabile.
Consigliato solo ai fanatici degli artisti in questione, tutti gli altri faranno bene ad attendere Bob Catley, nella speranza che Karlsson abbia riservato per lui le sue cartucce migliori…
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