Arrivano al quinto disco gli svedesi House of Shakira, e pur senza produrre niente di eclatante o di particolarmente innovativo, piazzano con “Retoxed” un’altra piccolo gemma di rock melodico in stile anglosassone. Già il meraviglioso intro pianistico che dà il titolo all’album basterebbe a giustificare l’acquisto. Peccato solo che non sia stata sviluppata come canzone a sé, perché altrimenti avremmo avuto un capolavoro! Per il resto si va alla grande: “Small town”, “No faith” e “Crazy but no fool” sono brani semplicissimi, banali se vogliamo, ma assolutamente trascinanti nelle loro ariose melodie, e sostenute da una voce, quella di Andreas Eklund, come sempre straordinariamente ispirata. Il resto del disco è in linea con questo trittico iniziale, anche se leggermente sotto come livello. Si avverte comunque l’attitudine “take it easy” della band, con questo suo continuo proporci un rock davvero senza pretese. Chiude l’epica e sensuale ballad “Turkish nights”, un episodio che mette ancora una volta in luce l’amore degli svedesi per le sonorità etniche, piazzate qua e là anche nei lavori passati. Un altro grande disco targato House of Shakira, peccato solo per la produzione, davvero di bassa lega e assolutamente inadeguata a valorizzare canzoni del genere. Forse anche per questo dubitiamo che possano assurgere agli onori delle cronache. Se avete voglia di musica passionale e genuina, che vi diverta e non vi faccia pensare troppo, “Retoxed” è il disco che fa per voi. Date una chance a questa band, ragazzi!
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