A coronamento della loro ormai ventennale carriera, i nostrani Cripple Bastards festeggiano la lieta ricorrenza con un doppio DVD celebrativo intitolato "Blackmails And Assholism", molto succoso e ricco in termini di contenuti che raggiunge le sei ore circa. Sei ore suddivise in due dischi, che ora cercherò di sviscerare con tutta l'attenzione possibile.
DVD 1
Nel primo dei due DVD troviamo la prima parte del documentario relativo alla storia dei Cripple Bastards: il periodo interessato è quello compreso tra il 1988 ed il 1998, che viene rievocato e raccontato attraverso le parole di Giulio The Bastard e Alberto The Crippler membri storici e fondatori della band che narrano in maniera piuttosto dettagliata quelli che furono i primi vagiti del gruppo. Si parte quindi dagli esordi come due costituito da Giulio alla voce e batteria e Alberto alla chitarra e dedito ad un noisecore/punk piuttosto grezzo, ricordando quelle che erano la scarsità dei mezzi e delle strutture dove il gruppo poteva provare e suonare dal vivo, soprattutto a causa dell'antipatia e del rifiuto che la scena musicale della loro Asti nutriva nei confronti di un genere così brutale ed estremo. Tutto arricchito da una serie di contributi video dell'epoca che riprendono in presa diretta quegli avvenimenti, dal mulino in via di ricostruzione nella campagna piemontese dove la band si ritrovava a provare, portando a mano batteria ed amplificatori fino all'ultimo piano, alle registrazioni dei primi album in studio, passando anche per le prime performance dal vivo perlopiù in centri sociali. Nel corso del documentario viene analizzata la metamorfosi continua dei Cripple Bastards, che con il passare degli anni hanno evoluto la propria proposta musicale avvicinandosi progressivamente a territori più grind e arricchendo la propria musica con disparate influenze e presentando anche quello che può essere considerato un vero e proprio albero genealogico del gruppo, passato da semplice duo a trio fino a stabilizzarsi in un quartetto vero e proprio. Largo spazio viene dunque dedicato al succedersi dei vari musicisti che hanno fatto parte della band, chi per svariati anni e chi per solo qualche live. La prima decade di vita dei Cripple culmina con le registrazioni del primo vero full length intitolato "Your Lies In Check" a cui viene dedicato largo spazio all'interno del documentario.
Il primo DVD si chiude infine con le riprese di alcuni stralci delle esibizioni che i Cripple Bastards hanno tenuto nel corso del tour americano che ha toccato la West Coast nel 2003 e la East Cost nel 2002. Si tratta di riprese amatoriali eseguite da un amico della band, ad inquadratura fissa che ritraggono il gruppo all'azione in piccoli club underground; la qualità delle immagini non è quindi professionale, ma la resa audio/video è sufficiente per rendere su DVD quella che è l'energia distruttiva che i Cripple sprigionano in sede live. Le riprese sono poi intervallate da spezzoni di vita on the road in cui è possibile vedere la band alle prese con la vita giù dal palcoscenico.
DVD 2
Il secondo DVD ripercorre la storia della band dal 1998 fino ai giorni nostri, con particolare attenzione a quel "Misantropo A Senso Unico" che rappresenta il vero capolavoro dei Cripple Bastards e che li ha consacrati come una delle più importanti band estreme italiane e che ha permesso loro di allargare la propria base di fans anche oltre la ristretta cerchia dell'ambito hardcore/grind. Il "concept" su cui è imperniato l'album, dai testi, al booklet e passando per la copertina, viene sviscerato in maniera chiara ed esaustiva da Giulio The Bastard che evidenzia l'ambizioso progetto che il gruppo aveva in mente durante la realizzazione dell'album. Continua quindi la trafila apparentemente infinta di musicisti che progressivamente prenderanno parte al gruppo, dando particolare risalto all'abbandono del batterista e fondatore Alberto che all'indomani dell'uscita di "Misantropo A Senso Unico" lascerà i Cripple Bastards, che subiranno diversi cambiamenti di line up fino a trovare la forma migliore nell'attuale formazione a quattro formata da Giulio alla voce, Der Kommissar alla chitarra, Al Mazzotti alla batteria e Schintu al basso. Come nel primo DVD, anche in questo secondo disco si ritrovano molte testimonianze video delle lunghe tournee che il gruppo ha sostenuto, soprattutto nell'Europa dell'Est, mettendo in risalto lo squallore, le condizioni precarie e l'organizzazione confusionaria e insufficiente con cui la band ha spesso avuto a che fare. Si passa quindi da concerti tenuti in campi profughi o in squat lerci sperduti nell'Est europeo, a episodi in cui Giulio vomita sul pubblico a causa del cibo di qualità scadente che spesso i promoter fornivano alla band. Insomma, un vero e proprio spaccato di vita sulla strada della band, con tutti i suoi pro ed i suoi contro, ovviamente raccontato dalla voce di Giulio e dagli altri membri del gruppo ed arricchito dalle immagini amatoriali riprese dagli stessi Cripple Bastards.
A chiudere anche il secondo DVD troviamo le riprese integrali del concerto che la band ha tenuto all'Obscene Extreme Festival nel 2003 in Repubblica Ceca. Le riprese sono decisamente più professionali rispetto a quelle del primo disco, con ben quattro telecamere a riprendere lo show, della durata limitata di soli trenta minuti circa, denotando un montaggio delle immagini sicuramente più vario rispetto al primo DVD ma tuttavia ben lontano dall'essere un prodotto professionale con tutti i crismi. In ogni caso, un'ulteriore testimonianza dell'impatto che i Cripple Bastards hanno dal vivo. Unico difetto è la suddivisione dei pezzi in tre scaglioni, che non permette di navigare il dvd e visionare solamente un pezzo, che deve essere trovato all'interno dello scaglione attraverso il tasto Search.
Si può certo dire che i Cripple Bastards abbiano voluto fare le cose in grande per celebrare la loro ventennale carriera, mettendo sul mercato un doppio DVD pieno zeppo di contenuti: tuttavia la grossa preponderanza del lato più documentaristico (che occupa circa 5 delle oltre 6 ore di durata del prodotto) in cui viene analizzata in maniera molto precisa e chirurgica la vita della band fa sì che "Blackmails And Assholism" rischi di essere uno di quei DVD che si guardano 2-3 volte al massimo nella vita per poi essere lasciato sugli scaffali a prendere polvere.
Il materiale musicale vero e proprio, relativo alle esibizioni live dei Cripple è limitato a circa un'ora e quarantacinque minuti, forse un po' troppo poco. Inoltre sarebbe stato più saggio spalmare il documentario sul primo DVD, lasciando sul secondo tutte le riprese live.
A conti fatti, questo doppio DVD è succulento per chi vuole conoscere vita, morte e miracoli dei Cripple Bastards, ma potrebbe risultare un po' troppo noioso per chi è interessato più che altro al lato musicale e non a quello biografico del gruppo.