Eh, oramai sono lontani i tempi di 'The Breathing Shadow', vero masterpiece di Wave/Goth Metal, non c'è che dire. I Nightingale, nati come progetto di quel genio di Dan Swäno, oramai sono una band a tutti gli effetti, e la strada che hanno imboccato già con il secondo 'The Closing Chronicles' li ha piano piano portati ad essere, a mio modestissimo parere, una delle più belle realtà A.O.R./Hard Rock dell'era moderna...ora è il momento di 'Alive Again: The Brathing Shadow Part IV' ed il processo di maturazione è completo: questo dischetto è senza dubbio (escludendo il primo capitolo, in quanto altra tipologia di suono e concezione musicale) l'album più bello del combo svedese. Prodotto in maniera più che eccellente, con un suono che pulito e cristallino è dir poco, questo '...Part IV' risplende di luce propria, mettendo in risalto ottime composizioni, ricche di spessore musicale e dotate di perfetti arrangiamenti, sui quali un songwriting ispirato e non comune arricchisce il tutto, donando sentimento e sensibilità ad ogni singolo capitolo di questo esaltante libro. Dopo l'intro 'Recollections' (che però fa subito capire quali siano le intenzioni del four piece), 'Shadowman' irrompe con quella graniticità Hard Rock che solo le grandi bands sanno dare, mentre 'The Glory Days' ricorda a tutti cosa siano le vibrazioni A.O.R. di alta scuola (vi ricordate forse i Survivor? Bene). 'Falling' ha uno strano sapore ZZ Top, che viene ripreso nel mood caldo della seguente 'Into The Light'...ma il vero capolavoro è 'Eternal': dodici minuti di fantastica musica, che cresce piano, sviluppandosi su un mood fortemente radicato nel Prog Metal, ricco di spunti e di riflessioni, ricco di epicità, di variazioni e di aperture che rendono la canzone veramente dinamica ed estremamente affascinante. 'State Of Shock' è forse una delle songs più dure mai partorite dai Nighingale, 'The One' è il capitolo più solare di tutto l'album, ancora basato sull'A.O.R. di classe, che precede la grandissima 'Shadowland Serenade', una song semplicemente magnifica, sulla falsa linea di 'Nightfall Overture', 'Deep Inside Of Nowhere' e 'Remorse And Regret'...da ascoltare più e più volte! L'album si conclude con 'Forever And Never', ancora Prog, ma stavolta sullo stile dei Genesis e degli Spock's Beard. Fino ad ora non ho accennato alla voce di Dan Swäno, ma l'ho fatto volutamente...che senso ha tessere ancora delle lodi alla voce più calda e più bella del panorama Hard Rock/A.O,R,/Rock di ultima generazione? Grandissima band, grandissimo album. Penso che sia sufficiente. In resto scopritelo voi.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?