A pochi mesi dall'uscita in Europa del debutto discografico solista di Chip Hanna, accompagnato da tre dei psychobiller tedeschi Mad Sin, ecco arrivare questo secondo album, dal titolo "Old South Jamboree".
Per chi non lo sapesse, Chip Hanna è stato storico batterista degli US Bombs, che si è da poco gettato nella riscoperta delle proprie tradizioni ed origini cno un progetto solista che di punk ha qualche venatura, ma che attinge a piene mani dal country, bluegrass, folk della tradizione statunitense.
Un mix azzeccato e sentito, che viaggia dal rockabilly al country più puro sulla scia del più retrò Johnny Cash, ma che tocca anche momenti psychobilly e honky tonk.
Come prevedibile, questo "Old South Jamboree" non si sposta di una virgola dal suo predecessore, ma riesce a proporci quattordici nuovi brani, vincenti, orecchiabili, trascinanti e commoventi.
Spiccano su tutte "Jesus Ain't Gone" e lo scopiettante esordio affidato a "Beetle Boot" ma è certo da meno "Gunfighter's Blood", vero capolavoro del disco, con quel suo sound country western come solo Cash seppe fare con brani quali "Ghost Riders In The Sky".
Come per l'altro album, concludo dicendo che sarà difficile trovare qualcuno interessato tra gli abituali lettori di EUTK.net, perchè di metal non c'è nulla e di rock qualcosina, ma databile ante-'60.
Se volete spaziare i vostri orizzonti e cominciare a scoprire qualche cosa di nuovo, magari perchè stufi della ripetitività monotona di un metal che non ha più nulla da dire, allora provate con questo nuovo coraggioso progetto di Chip Hanna. Potrebbe rivelarsi un'ottima sopresa.
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