Copertina 8,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2008
Durata:39 min.
Etichetta:Listenable Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. METAMORPHOSIS
  2. THREDONY
  3. IMMUM COELI (EVERLASTING WORLD)
  4. CATHARSIS
  5. RESURRECTION MACHINE
  6. THE EVANGELISTIC PAIN
  7. OMEGA
  8. ERASED

Line up

  • Atf Sinner: vocals, guitars & synths
  • Destroyer: guitars
  • Hexen: drums
  • Mortifer: bass (sessionist)

Voto medio utenti

A distanza di tre anni dal precedente “Anaclasis” tornano i polacchi Hate, band oramai nel novero di quelle storiche in ambito europeo, visto che se ne vanno in giro dal 1990 circa. Tuttavia la storia non la fa l’età anagrafica, bensì di dischi, e sotto questo punto di vista bisogna dire che le ultime cose degli Hate rappresentano il vero spirito del Death Metal, che è odio e omicidio fatto musica.
Il nuovo “Morphosis” riprende il discorso interrotto con l’ultimo disco, ovvero death metal con mid tempos granitici, sferzati da accelerate paurose, growling profondo e brutale, intensità e densità di suono, melodie sinistre, concept artistico/lirico di prim’ordine.
La band quando decide di picchiare non lascia scampo, come ad esempio nell’eccellente “Omega”, song che tra le altre cose contiene anche il germe del cambiamento del sound degli Hate, visto che si pregia di ottimi inserti industrial. Inserti che si fanno quasi cyber nei patterns ritmici quadrati e precisi, chirurgici, di “Catharsis”.
In più gli Hate sanno dare quel tocco atmosferico ed evocativo alle proprie composizioni, tale da dare quell’aurea sulfurea e sinistra che tanto fascino esercita sugli adoratori del male. E per essere fans degli Hate bisogna adorare il male, lasciarsi condurre da esso lungo i sentieri della devastazione sonora, che non è assolutamente ignorante e scriteriata, ma sa colpire profondo e duro con precisione.
“Erased” è la piena dimostrazione di quanto dico. Canzone pesante, estrema, pur senza eccedere in blast beats indefessi. Gli Hate centellinano i loro colpi, che tuttavia, quando sono sferrati, non lasciano scampo. È il Death Metal che sa di poter far male per il solo fatto di venire in esistenza, è il Death Metal che non ha bisogno di far sfoggio di muscoli per impressionare.
Tutto ciò è sciorinato durante sette canzoni (più una intro), dalla durata medio lunga, a ribadire che l’impatto non è tutto, e che una singola cannonata può far molto più male di mille mitragliatrici.
Supportate il Death Metal, supportate gli Hate, prendete le vitamine, rispettate i vostri genitori, fate sport tutti i giorni, bevete tanto latte, state lontani dalla droga e usate sempre il preservativo.
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 08 mar 2008 alle 12:59

signore e signori, primo disco dell'anno 2008. famo secondo che ci stanno pure i Rotten Sound :D

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