I tanti anni passati a sbattersi nell'underground (sono attivi dal 1994!) non hanno certo affievolito la carica e la convinzione dei thrasher Homicide Hagridden, anzi le disavventure e gli ostacoli (non ultimo il controverso rapporto con la Eclipse Records) hanno caricato, ed incattivito, questa formazione torinese.
E questo si ripercuote nelle tre canzoni incluse su questo nuovo promo, con il quale questo terzetto (comunque ora alla ricerca di un nuovo chitarrista) punta a recuperare il tempo perso e probabilmente a prendersi pure qualche rivincita.
Ai tempi di "Where Angels Work" (nel 1998, recensito sull’allora Metal.it), scherzando, avevo un po' calcato la mano sull'influenza esercitata su di loro dagli Slayer, ed ora la conclusiva "Raped" non mi smentisce, anche se bisogna rilevare qualche piccola sbavatura ed imprecisione nel cantato. Un episodio, dato che Massimo aveva affrontato senza alcun problema la prima canzone del demo, aggredendo il microfono per una "Slaved from Darkness" breve e brutale, dove ritroviamo le atmosfere brutali dei primi Kreator. Decisamente più strutturate la seguente "Dimension Zero", introdotta da un'insistita parte strumentale, giusto per dimostrare che gli Homicide Hagridden non sanno solo "picchiare" (ma attenti a quando lo fanno!), e la già citata "Raped", due ottimi esempi di Thrash Metal ottantiano.
Nonostante il tempo trascorso da "Where Angels Work", non mi sono scordato degli Homicide Hagridden: bravi allora come adesso. Auguro loro solo maggior fortuna. Se la meritano.
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