Copertina 4

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2008
Durata:60 min.
Etichetta:Frontiers
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. AWAKENING THE BASS MACHINE
  2. WE LIVE
  3. ARMAGEDDON
  4. ROMANCE IN BLACK
  5. GODLESS GODS
  6. EMPTY MEMORIES(BREAKING FREE)
  7. BOILING BLOOD
  8. FAR TOO LATE
  9. THE ASSHOLE SONG
  10. DEAD FROM THE EYES DOWN
  11. RAZORBLADE ROMANCE
  12. VOICES
  13. EAGLE FLY FREE
  14. TO HELL AND BACK (BONUS TRACK)

Line up

  • Tom Angel Ripper: vocals
  • Schmier: vocals
  • Peavy: vocals
  • Apollo Papathanasio: vocals
  • Jesper Blinzer: vocals
  • J.C. - Vocals
  • Markus Grosskopf: bass
  • Billy Sheehan: bass
  • Dennis Ward: bass
  • Rudy Sarzo: bass
  • DD Verni: bass
  • Lee Rocker: bass
  • Marco Mendoza: bass
  • Joey Vera: bass
  • Muelli: bass
  • Wyzard: bass
  • Nibbs: bass
  • Jens Becker: bass
  • Eggy: bass
  • Stig Peterson: bass
  • Jan Eggert: bass
  • Dirk Schlachter: bass
  • Stefan Arnold: drums
  • Andre Hilgers: drums

Voto medio utenti

Mettete insieme bassisti del calibro di Billy Sheehan, Dennis Ward, Rudy Sarzo e molti altri ancora nel pentolone creato da Markus Grosskopf (bassman degli Helloween) e cosa ottenete?
Una delle più grandi delusioni mai sentite, considerando l'ambizione del progetto ed i nomi coinvolti. Già perchè l'idea di avere diversi maghi del basso in un unico disco privo di chitarre sembra alquanto affascinante, purtroppo ciò che latita pesantemente é il songwriting, scadente e privo di alcuna ispirazione che caratterizza il platter in questione. Nemmeno la presenza di ugole quali quella di Peavy Wagner o batteristi come Stefan Arnold permettono a "HELLBASSBEATERS" di spiccare il volo. Inutile prendere in esame i singoli brani, dato che a nostro dispiacere il buon Markus fallisce miseramente su tutta la linea. Si accende un barlume di speranza quando giunge la cover "Eagle Fly Free", speranza che scompare non appena ha inizio una delle peggiori versioni di un brano storico della band madre di Grosskopf nonché dello speed metal in generale.
Tirando le somme non scucite soldi per codesto disco, almeno che non siate fan accaniti di Grosskopf, oppure se anche voi siete bassisti, anche in questo caso siate prudenti.

Better Luck Next Time MarKus!
Recensione a cura di Nicolò Pizzigoni
Concordo al 100%

Da "bassista", lo sconsiglio su tutta la linea...

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