Ritorno in grande stile dell’incredibile Michael Harris con un cd strumentale in versione rimasterizzata di un vecchio lavoro solista "Ego Decimation Profile" del 1996 in cui si è provveduto a pulire i suoni dell’originale con ottimo successo. Guitar hero dalle potenzialità immense Harris propone orchestrazioni ben strutturate ed una sezione ritmica potente e d’effetto, componenti sempre presenti in un album tiratissimo attraverso il quale lo shredder americano ci offre un mix prog-hard fusion già proposto dai Planet X di Donati e Sherinian, carico di melodie vicine a Satriani e Alan Holdsworth.
"Forewarning", brano d’apertura, definisce con chiarezza il filo conduttore dell’intero album dove naturalmente a farla da padrone è la sei corde per la gioia degli amanti del genere, fraseggi iperveloci densi di tecnica e ritmi infernali contenuti presenti anche nel brano "Vicious Uppercut" dove la velocità d’esecuzione raggiunge livelli superlativi grazie anche alla sezione basso batteria in grado di sprigionare vigore e aggressività ben marcate. Toni più morbidi con "Stratus-Fear" con passaggi melodici squisiti e ammalianti presenti anche nella bellissima "Freudian Trip" in cui il basso recita un ruolo di grande spessore regalandoci una performance di grande impatto. "Julius Seizure" ha una matrice satrianesca per nulla celata con pennellate jazz decisamente azzeccate condite da melodie ricercate coinvolgenti e originali come l’inframezzo classicheggiante "Pawn to King IV" che ci introduce all’eclettica "Grandscape" caratterizzata da un andamento molto accattivante in cui la velocità di esecuzione viene messa da parte per dar spazio alla ricerca di fraseggi più rilassanti ed equilibrati dosati con abilità assoluta. Ritorno al gran ritmo con la martellante "Hair On the E String" un pezzo alla Harris dove prog e fusion si fondono con successo grazie al lavoro meticoloso del chitarrista americano che con grande padronanza ci assale con le sue scale tecnicissime, scale che troviamo nella superlativa "Brainwarp", motivo graffiante ed energico. "Terminus Epic", brano di chiusura, ci offre un ottima scelta delle sonorità, molto interessanti e ben strutturate.
"Ego Decimation Profile" è un ottimo disco ed ovviamente per la sua particolarità è destinato ad un pubblico di nicchia ma rimane senza dubbio una composizione dai contenuti stilistici apprezzabili dove latita in parte l’originalità ma nel suo complesso è in grado di portare alla luce con assoluta trasparenze le grandi doti di Michael Harris.
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