Al di là di qualche perplessità che avevano iniziato ad affiorare alla vista del titolo di questo demo e di quelli affibbiati alle canzoni che vi sono incluse, i MotaM si presentano come una formazione davvero rocciosa e compatta, alle prese con un Thrash Metal tra Sodom e Tankard ("Let the Mattanza Begin", "Strike of the Sado-Priest" o "Serial Chiller"), con echi di Anthrax (la ritmata "Porno Prison"), di Carnivore ("Ana(l)thema"), e con evidenti rimandi a S.O.D. ed ai loro cuginetti M.O.D. ("Motam Death Squad" e "Ridin' the Nuclear Torpedo"), un paragone quest'ultimo rafforzato dall'ironia e dal sarcasmo che affiorano dalle liriche delle canzoni. Tutti brani composti tra il 2003 ed il 2007 e che quindi riepilogano la prima parte del percorso musicale intrapreso dai MotaM.
Un buon inizio anche se ora questa formazione piemontese (dalla provincia di Cuneo) deve cercare di dare maggiore personalità alle proprie composizioni, giusto per non finire con l'essere considerata l'ennesima tribute band ai bei tempi andati. Nulla da obbiettare invece sull'energia e la foga messa in campo da questi cinque ragazzi, con una prova complessiva convincente (anche se la resa sonora non va oltre ad un'onesta sufficienza, addirittura deficitaria per quanto riguarda la batteria), soprattutto quella del cantante Messiah.
Per essere alle prese della loro prima realizzazione discografica, i MotaM fanno una discreta figura e mettono in campo buone idee e spunti più che apprezzabili, avvertibili sopratutto sulla sferzante (anche a livello lirico) "Strike of the Sado-Priest" e su una "Ridin' The Nuclear Torpedo" che, a distanza di tanti anni, rievoca le paure (probabilmente mai sopite) della Guerra Fredda.
...Let the Mattanza begin!
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