Picaroon's Park - Nightfeast in Highfires Wood

Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2007
Durata:43 min.
Etichetta:Videoradio

Tracklist

  1. NIGHTFEAST IN HIGHFIRES WOOD
  2. THE ERA OF EUPHORIA
  3. THE RIGHT RIGHT
  4. ESCAPE FROM PERFECTION
  5. THIRST FOR KNOWLEDGE
  6. FLYING ON THE WINGS OF FREEDOM
  7. WAR TO INTELLIGENCE
  8. ASPETTANDO LA PIOGGIA
  9. AFTER THE SUNRISE

Line up

  • Gino Binchi: drums
  • Andrea Recinelli: guitars
  • Luca Marconi: vocals
  • Paolo Di Rocco: keyboards
  • Ignazio Semproni: bass

Voto medio utenti

I giovanissimi teramesi Picaroon's Spark (età compresa tra i 19 e i 23 anni) debuttano con Videoradio dopo aver già realizzato nel periodo 2004-2006 un demo, un full lenght ed un live autoprodotti. Magnificamente illustrato da un disegno di Steven Awo Deinde che racchiude molti dei contenuti presenti nel disco, "Nightfeast in highgfires wood" è un brillante concentrato di rock e progressive sprizzante gioia, spensieratezza e positività per tutti i suoi 43 minuti, aiutato da testi che inneggiano alla voglia di libertà, divertimento, conoscenza e invito a seguire il proprio istinto. Lo stile personale li rende difficilmente catalogabili in un determinato genere: la band è matura e convincente nel tessere trame acustiche avvolgenti, dolci e un po’ spagnoleggianti ("Flying on the wings of freedom"), delicata ed atmosferica nella breve strumentale acustica "Aspettando il domani" (nella chitarra di Recinelli c'è un pizzico dello Steve Hackett di "Horizon"), grintosa e dokkeniana nell'hard rock corale di "Thirst of knowledge", heavy e progressiva con tanto di omaggio alla PFM in "War to intelligence", scalpitante, melodica ed ipertecnica nella complessa struttura di "After the sunrise", marillioniana nel riff di chitarra che regge "Era of Euphoria", attingendo anche dal british rock e blues con un pizzico di spiritual in "The right right" (bello l'assolo centrale di basso e tastiere concluso da quello di chitarra elettrica).
Un disco pieno di vitalità, energia, freschezza, nove brani dallo stile ben distinto che grazie ad una mirata campagna promozionale non faticheranno a trovare degli estimatori anche nel mercato estero.
Recentemente il primo bassista Giorgio Taraschi ha ripreso il posto lasciato vacante dopo l'uscita di Ignazio Semproni, ora il nostro augurio è di poterli vedere dal vivo anche fuori dal proprio raggio d'azione (suonano per lo più nella zona di Teramo).
Recensione a cura di Carlo Viano

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 14 mar 2008 alle 10:18

IMHO molto bravi, ho ascoltato i loro brani sul myspace, ma più che il progressive rock ho notato grosse influenze punkrock americane anni 90

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