Sono Laziali questi Collateral Damage (non in senso calcistico, e onestamente lo spero pure) e con questo Promo 2007 cercano di trovare il giusto spazio che gli compete all'interno di un underground sempre più fitto, in che modo? Suonando del più classico e ottantiano Heavy Metal, duro e puro. Sin dalla produzione, che a dirla tutta mi sembra così retrò non tanto per scelta ma per carenza di mezzi adatti ad avere di meglio, si viene trasportati in un'altra era nel senso più letterale del termine. I paragoni con i grandi nomi della storia si sprecano, primi Iron Maiden, Judas Priest e Saxon, qualcosa di personale e originale? Nemmeno l'ombra, ma va bene anche così. La passione si sente, ed emerge nelle canzoni più tirate come la prima Drunk In A Bloody Rain. La media cala un po' nella seconda Try Me Again, lentone che però risulta un tantino forzato, soprattutto per l'ugola del cantante, decisamente fuori tono. Purtroppo credo sia l'unico che stona per la sua continua ricerca dell'acuto che non arriva, e quando succede sembra stiano uccidendo un maiale. Il titolo la dice lunga, Try Me Again, però magari con sonorità più adatte. Con l'ultima Labyrinth Of Death si rientra in carreggiata grazie ad un mid tempo schiacciante e rozzo, certo che se avessero optato per dei suoni migliori ne sarebbero uscito in modo nettamente positivo. I Collateral Damage vogliono suonare soltanto quello che gli piace, tributando forse un'era che non tornerà più, e come non potergli dare torto?
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