Con un monicker che ricorda in maniera imbarazzante quello dei più quotati The International Noise Conspirancy e con un sound che vi si avvicina solo a tratti e comunque lontanamente, riecco affacciarsi gli svedesi The Royal Beat Conspirancy con la loro seconda opera sulla lunga distanza. Partendo da una base garage sixty punk (ecco le analogie musicali con gli International), l’ensemble arricchisce la propria proposta con un persistente e ricorrente retrogusto soul e rockabilly. Più concreto rispetto al precedente “Gala Galore”, “Dig It!” propone sorprese ad ogni song, passando dal garage punk dell’opener “Can You Dig It” e della seguente “Try Me”, episodi in linea con la proposta della formazione conterranea già ampiamente citata, al soul di “Good All Over” e alla ballabile “By Your Side”. Insomma, i cinque svedesotti recuperano un po’ tutti gli elementi che coloravano la musica che si ascoltava a cavallo tra i sixty ed i seventies, cercando di porre le proprie composizioni sotto la bandiera della versatilità. Un tocco di melodia pop, un pizzico di disco music ed il gioco è fatto, le dieci tracce di “Dig It!” non si presentano di certo come monotone e ripetitive. Malgrado questo non riesco però ad esultare più di tanto per l’operato della band, preferendo gli episodi che più genuinamente si rifanno al garage punk, piuttosto che le divagazioni da soul music che infestano la maggioranza delle canzoni. Complessivamente reputo discreto il disco in questione, e di certo chi apprezza più di me il southern soul ed un certo tipo di atmosfere potrà gradire un platter in ogni caso interessante.
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