I Brain Drill...un gruppo a momenti più da gossip che da recensione. Eppure è strano, in quanto non stiamo parlando di una glam band o dell'ennesima farsa messa su da Ozzy Osbourne, quanto di una feralissima estrema brutal death band statunitense, che però tramite quella piaga sociale a nome MySpace, a suon di comunicati, è diventata una barzelletta tra gli addetti ai lavori, fino al colpo di scena finale che li vede già sciolti dopo nemmeno un mese dall'uscita del loro debut cd, questo "Apocalyptic Feasting", salvo poi ripensamenti dell'ultim'ora e gruppo attualmente messo in congelatore fino al prossimo evento.
Se da una parte ci sono tante, troppe chiacchiere sui Brain Drill, dall'altra c'è da dire che questo disco mette da parte ogni discussione e ci consegna della musica estrema di prima, anzi primissima qualità, cosa che non è sempre e per forza un bene.
I Brain Drill sono una mietitrebbia, asfaltano qualsiasi cosa gli si pari davanti, e tecnicamente si evince immediatamente che i nostri cari statunitensi sono diversi passi avanti alla media: i brani sono caratterizzati da riffs intricatissimi e deliranti, una batteria schizofrenica ai limiti dell'umana possibilità e velocità ed un ottimo growl a condire il tutto.
In ogni caso questo estremismo tecnico è a volte decisamente esagerato, quasi fuori contesto in un death metal che a questi livelli si spersonalizza, che lascia da parte brutalità ed aggressione e che punta in maniera spropositata sull'esecuzione e sulla ricerca di chissà quale alchimia sonora.
Tant'è vero che i Brain Drill, quando si concedono una tregua, abbandonandosi a soluzioni maggiormente lineari e grezze, fanno quasi urlare al miracolo per una manciata di secondi, prima che il pezzo successivo parta con assoli funambolici, tempi dispari e partiture di una difficoltà, non solo esecutiva, mostruose.
Non sappiamo se la band riuscirà a tornare attiva e pubblicherà un altro disco, tuttavia benchè consci dell'incredibile qualità dei suoi musicisti, ci auguriamo che, essendo una band DEATH METAL, dia maggiormente spazio all'impatto e meno alla sboronaggine e che riescano, se proprio devono, a coniugare in maniera decisamente migliore l'esibizione tecnica, a volte fine a sè stessa, con la brutalità che un gruppo del genere dovrebbe avere sempre come fine primario.
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