Torna Danko Jones con la sua omonima band, due anni dopo "Sleep is the enemy", un ottimo concentrato di rock puro, melodico, sudato ed intenso. Il trio canadese capitanato dal suo carismatico chitarrista e cantante si ripresenta sotto Rude Records con un album che non si discosta molto dal suo predecessore e che è esplicito sin da copertina e titolo.
Con le sue canzoni da singolo, le melodie catchy vincenti, quel muro di chitarre sporche ma non troppo, questo "Never Too Loud" si propone come un onesto, genuino lavoro di rock, poco hard, molto radiofonico, che può soddisfare palati diversi.
Ad occuparsi della produzione, questa volta, è niente meno che Nick Raskulinecz (Rush, Foo Fighters, Coheed & Cambria, Stone Sour, Velvet Revolver): non a caso "Never Too Loud" spinge bene e mantiene un appeal commercialmente vincente.
Dalla più melodica "Take Me Home" alla rude opener "Code of the Road", "Never Too Loud" inanella uno dopo l'altro pezzi che potrebbero essere ciascuno il singolo perfetto.
Pur nella sua semplicità, questo lavoro dei Danko Jones non scade nella banalità ed attraversa trasversalmente varie sfumature del rock più puro, includendo inoltre partecipazioni prestigiose quali quelle di John Garcia (ex-Kyuss, Hermano) e Pete Stahl (Scream, Wool).
Sia chiaro, non fa urlare al miracolo, non dice nulla di nuovo e non si propone di farlo. Ma riesce a farsi piacere, ed è già molto. Se avete voglia di un po' di sano rock sanguigno e scanzonato da ascoltare in macchina a tutto volume con giù il finestrino, allora "Never Too Loud" è un buon candidato.
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