Tempi duri, in casa Katagory V. Il five-piece statunitense giunge con questa release alla quarta fatica in studio, la prima ad avere una distribuzione europea soddisfacente, grazie agli accordi della label greca Burning Star con vari distributori (per l'Italia, la genovese Masterpiece). Tempi duri, si diceva, perchè, nel periodo immediatamente successivo all'uscita del cd, la band annuncia di aver allontanato il singer Lynn Allers ed il chitarrista Marc Hanson, iniziando la ricerca dei sostituti. Ed uno dei probabili motivi di tali abbandoni potrebbe essere la non eccelsa qualità di questo prodotto.
Hymns of Dissension, infatti, è un lavoro power con venature prog, ma dal bassissimo quoziente espressivo: brani tiratissimi, che si susseguono l'uno all'altro senza lasciare granchè, appoggiandosi a strutture già ampiamente macinate e consumate da "gentucola" come i Judas Priest, o, per andare più nel moderno, gli Evergrey. Insomma, un power cattivo, duro e pesante, con frequenti cambi di tempo, in cui però a latitare è l'ispirazione, la freschezza compositiva, l'estro esecutivo. Nove brani, più due bonus tracks, dove il livello medio dell'esecuzione fa molta fatica ad elevarsi dalla mediocrità, toccando punte (a nostro avviso) abissali in brani come
Forlorn Child, dove il tentativo di cantare death rovina, se possibile, ancor di più il risultato.
Insomma, un disco trascurabile, in un mercato alla disperata ricerca di qualcosa di nuovo, ed una band ora alla ricerca del suo futuro, forse del suo presente.
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