Dopo lo strepitoso “World upside down”, che ha sancito il loro ritorno sulle scene al livello artistico dei primi indimenticabili capolavori, ecco gli House of Lords di James Christian tornare in pista con un nuovo album. “Come to my kingdom” rappresenta la naturale continuazione di quel disco, e fa piacere constatare come, nonostante il talentuoso singer sia l’unico rimasto della formazione originale, la classe di questa band non sia assolutamente sbiadita. Le dodici tracce che compongono questo lavoro sono infatti quanto di meglio il rock melodico europeo sia in grado di produrre nel nuovo millennio. Gli House of Lords di oggi suonano forse leggermente meno ruvidi rispetto all’omonimo esordio o a “Sahara”, ma si sono anche attenuate quelle componenti moderne del sound che erano invece ben presenti sul disco precedente. La proposta attuale è dunque quella di un AOR classico ed emozionante, in cui a farla da padrone sono le meravigliose melodie che James Christian e i suoi compagni d’avventura (tra cui figura il bravissimo Jeff Kent) hanno saputo creare.
Sin dalla trascinante title track si capisce che non si tratta di un lavoro come gli altri, impressione confermata dalla suadente “I need to fly”, dalla ruffiana “I don’t wanna wait all night” e soprattutto dalla splendida ballata “Another day from heaven” (che nell’edizione europea è presente anche in una toccante versione acustica), un pezzo che ricorda molto le migliori cose degli ultimi Aerosmith.
Potenza e melodia risultano perfettamente bilanciate in episodi come “In a perfect world”, “One foot in the dark” o “Your every move”, che possono vantare alcuni dei ritornelli più riusciti mai confezionati da questa band.
Non c’è che dire, se questo è il modo in cui gli House of Lords hanno intenzione di portare avanti la loro storia non si può che accoglierli a braccia aperte, ci sia o meno Gregg Giuffria tra le loro fila.
Oltretutto, il livello tecnico dei nuovi compagni d’avventura di James Christian è assolutamente di tutto rispetto, come anche la recente esibizione ha cui ho assistito a Cermenate mi ha dimostrato.
Un gruppo che merita sicuramente più attenzione, e che ci auguriamo possa donarci altri immensi capolavori negli anni a venire. Da avere assolutamente!
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?