Nuovo progetto del chitarrista italiano Gabriele Bellini che dopo Hyaena, Ammagamma, Ritmenia Zoo, Artelettrica, Dinamo, Shining Fury, G.B. Band Projet e altre svariate collaborazioni, si ripresenta con l’ipertecnico "De Revolutionibus Orbium Celestium". Le 18 tracce racchiuse nel cd, tutte di media e breve durata, racchiudono l’obiettivo e la volontà di intraprendere un percorso libero da schemi e pieno di improvvisazioni spaziando dal Rock all’Ambient, dal Blues all’Electric avvalendosi delle più svariate tecniche (pull-off, hammer-on, bending, tapping…). Ovviamente in questo lavoro gli elementi portanti sono tecnica e velocità d’esecuzione che sfociano in suoni puliti in cui lo stile del chitarrista risulta chiaro e lineare senza mai cadere nella noia e nell’autocelebrazione fine a se stessa. L’opener gitana "Sensation Seeker" mette subito in mostra le notevoli qualità di Bellini come del resto buona parte dell’intero lavoro sempre rivolto ad abbracciare stili e armonie a 360 gradi, come la bellissima "Phenomenon" che si avvale della collaborazione di Ross Lukather (Shining Fury) e Andre Agresti. Spazio alle voci nel brano "Evolution" carico di atmosfere e impreziosito dal piano di Franco Poggiali Berlinghieri, emozioni anche nella title-track "De Revolutionibus Orbium Celestium" caratterizzato da interminabili cascate di note sprigionate con grande maestria dalla sei corde del musista, un musicista che riesce ad impressionare in maniera del tutto convincente. Tecnica e non solo nell’ammaliante "Lumi", ingredienti presenti anche in "Celebration Day" pezzo caratterizzato da due anime e che esalta i contenuti e le tematiche dell’intero disco. Appare chiaro l’indirizzo di questa fatica che ovviamente si rivolge agli appassionati del genere, anche se la mancanza di un vero filo conduttore rappresenta l’unica pecca di un cd ottimo, impegnativo e ambizioso. La crescita emerge con evidenza rispetto al precedente lavoro del 2006 (P.A.S.E.), la stoffa non manca e le qualità di cui dispone Gabriele Bellini saranno le armi per affermare la sua carriera artistica a livello nazionale e non solo, questa è sicuramente la strada da seguire e sulla quale evolversi.
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