A quasi quattro anni dal debutto “Remedy” tornano i polacchi Spinal Cord, e sembra che non una virgola sia mutata da allora nel sound della band. Siamo sempre dalle parti del death metal tecnico e brutale, carico di groove, di pattern ritmici quadrati, quando non distonici, talvolta dal flavour meshugghiano, che non disdegna assoli perfettamente calati nelle composizioni.
Il trucco c’è, ovvero questo disco è successivo di un solo anno al precedente, ed è stato ristampato nel 2008 dalla Metal Mind.
Le canzoni sono tutte brevi e dirette, senza fronzoli, asciutte nel seguire il loro percorso esecutivo, e questo un po’ dispiace, perché la band potrebbe soffermarsi maggiormente sui passaggi più azzeccati. Pur se formalmente complete, le canzoni lasciano un senso di incompiutezza, e siccome la band non punta sull’impatto tout-court, una durata media attorno ai 5 minuti avrebbe secondo me giovato alle composizioni.
“Mind Killer” e “Critical Moment (Dead End)”, sono pezzi assolutamente ottimi, d’altronde tra i musicisti impegnati nel progetto troviamo anche membri o ex-membri di Vader, Devylin e Behemoth.
La cosa che meno mi convince è la voce del singer Barney, troppo monocorde, ma al momento in cui scrivo mi risulta che il cantante sia fuori dalla band.
In definitiva un disco discreto, che mette in mostra ottimi esecutori, capaci di creare un songwriting complesso, ma non ancora capaci di creare la giusta alchimia tra le diverse componenti del loro sound.
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