Autori di un precedente demo nel 2003 ("Leading far from a mistake"), i genovesi Daedalus si ripresentano con un promo che anticipa l'uscita di "The never ending illusion", 10 tracce che affrontano da un diverso punto di vista il dualismo tra realtà e illusione, una sorta di percorso che abbraccia gli aspetti comuni della vita e la contemplazione dei propri sogni. Aiutati dal mixaggio di Roland Grapow e dagli amichevoli interventi al canto di Roberto Tiranti e Alessandro Corvaglia (La Maschera di Cera, una delle poche vere prog bands italiane che raccoglie più consensi e richieste di concerti all'estero che in patria assieme ai The Watch), i Daedalus confezionano un prodotto altamente professionale ispirato alla forma più tradizionale di prog metal (i Dream Theater di "Images and words" e "Awake"), 4 composizioni piene di arrangiamenti complessi, svariati cambi di tempo, lunghe parti strumentali perfettamente inserite nelle strutture dei brani, molta attenzione alle melodie e felici incursioni nel new prog come la base di tastiere su cui regge "A journey to myself" che tanto ricorda gli Arena di "Welcome to the cage".
La perfetta padronanza tecnica unita all'ispirata vena compositiva espressa al meglio dalla voce "labriana" di Davide Merletto confermano il felice momento
che attraversano le prog metal bands italiane e fanno ben sperare in vista dell'atteso full lenght, per il quale la band ha già ricevuto proposte di contratto che sta valutando.
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