Un disco sostanzialmente inutile questo, non certo per il valore della band norvegese quanto per il significato che può ricoprire all'interno della discografia dei
Red Harvest.
E' vero che 8 full length sono tanti e che con un best-of come "
The Red Line Archives" (perchè è di questo che stiamo parlando, una compilation) si potrebbe ovviare all'acquisto di più cd, ma è anche vero che è stato scelto, a parte rari casi, di privilegiare brani dell'ultima parte di carriera dei Red Harvest, peraltro notevolmente più belli nelle loro releases originali che in questi remix.
Se ci aggiungiamo il fatto che non viene offerta alcuna chicca, alcun brano inedito, alcuna curiosità degna di una certa nota, viene di conseguenza logico pensare che questo album ricopra un ruolo fondamentale per tutti gli adepti del combo nordico e marginalissimo, per non dire appunto inutile, per il resto delle maestranze.
Piuttosto, a tutti coloro che vogliono avvicinarci ai maestri indiscussi del "
Apocaliptyc Industrial Paranoia Metal" consigliamo l'acquisto di "
A Greater Darkness" dell'anno scorso o ancora meglio quel capolavoro di "
Sick Transit Gloria Mundi", uscito ormai ben 6 anni fa.
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