Il progetto dei varesini Fury'n'Grace iniziò nel '94 e diede alla luce due cd mai pubblicati nel periodo 1998-2003 ("Mephisto's Waltz" e "Inferno") in cui si susseguirono gli inevitabili cambi di lineup che videro coinvolti nella band Alessandro del Vecchio (uscito nel 2005 con Christian Grillo per formare gli Edge of Forever) e Stefano Di Garbo, ma è con l'arrivo di Gabriele Grilli e "Kiske" Bertossi che la band dà forma ad un sound ispirato al doom metal dei Candlemass, Black Sabbath, Death, Arcturus ed il grind death di Slayer, Carcass, Napalm Death, arricchendolo di atmosfere cupe, strutture complesse ed una marcata matrice heavy (Iron Maiden) che in "Tales of the grotesque and the arabesque" (titolo preso a prestito da una raccolta di novelle di Edgar Allan Poe) confluiscono in brani di lunga durata (il più breve è la tristissima "Maldoror", per voce e chitarra) molto articolati in cui la fanno da padrone riffs di stampo sabbathiano e spiazzanti cambi di tempo.
Frustrazione, rabbia, desolazione, drammaticità, malinconia, violenza dosate non sempre al meglio, ma il disco cresce di interesse con gli ascolti, destinato ad essere un porto di sicuro attracco per le anime tormentate che sapranno immedesimarsi nel motto della band "We are not available, we are not here to stay".
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