Ormai gli Austriaci Belphegor sono diventati una catena industriale che con una certa costanza sforna un disco ogni tot anni, e i risultati? Personalmente non sono mai stato un amante della loro musica, li ho sempre trovati mediocri, ma con la fortuna di avere una visibilità inspiegabile, forse più per la loro attitudine sfrontata e arrogante, quanto spesso genuinamente ignorante e cafona. Di certo non mi aspettavo con questo Bondage Goat Zombie un salto di qualità di questo tipo, non è che all'improvviso siano diventati dei geni in materia, però hanno dato maggiore convinzione alla loro proposta musicale, più matura se vogliamo. Il loro è un classico Death Metal con pesanti dosi Black Metal, anzi ormai si può tranquillamente dire che il secondo fattore sotterra il primo. Malgrado il promo della Nuclear Blast sia suddiviso in 99 parti, questo non grava su un sano ascolto che mette in evidenza dei brani realmente devoti al concetto di rabbia, come per Stigma Diabolicum, Armageddon's Raid e in fine per Justine: Soaked In Blood, che dal nome proprio di donna nel titolo credo rimandi al romanzo del Marchese De Sade. Sembra quasi inutile estrapolare delle canzoni quando la proposta affonda la sua robustezza nell'omogeneità di fondo, in ogni caso vi consiglio di dargli una possibilità, non sia mai che questa possa essere la fase iniziale di un miglioramento costante.
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