Copertina 7

Info

Anno di uscita:2003
Durata:76 min.
Etichetta:Frontiers
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. CHANGE COMES AROUND
  2. KILLING ME
  3. STUCK WITH YOU
  4. HARD TO LOVE
  5. WHO BUDDY
  6. YOU RUINED EVERYTHING
  7. THIS AIN T OVER
  8. SEE SAW
  9. IF YOU
  10. WARMING A FROZEN ROSE
  11. HOW LONG
  12. HONESTLY
  13. OUTSIDE YOUR WINDOW
  14. SO BLIND
  15. THE PAINT THINS
  16. NO JUSTICE

Line up

  • Harry Hess: vocals
  • Pete Lesperance: guitars
  • Barry Donaghy: bass
  • Creighton Doane: drums
  • Harry Hess: guitars

Voto medio utenti

Se una band, pur non avendo riscosso nell'arco della propria carriera un successo clamoroso quanto altri più blasonati colleghi, riscuote sempre ammirazione, stima, rispetto nell'ambito della scena rock ed amore incondizionato da parte dei propri fedelissimi fans in tutto il mondo, non avviene per caso.
Il semplice ascolto di "Live At The Gods 2002" ne è una riprova inconfutabile.
Se non vado errato, paradossalmente, tra i diversi live rilasciati dalla band, questo "Live At The Gods 2002" dovrebbe essere l'unico publicato anche in Europa fino ad ora.
Come ben palesato nel titolo, questa registrazione (prodotta separatamente sia in versione cd che DVD) è la testimonianza del gig tenuto dalla band nell'ambito dell'annuale appuntamento del Gods Of AOR in Inghilterra.
I 16 brani eseguiti e registrati senza alcuna "furba" modifica in studio, ci danno non solo modo di apprezzare una "vera" testimonianza live (con tutte le eventuali, ma imprescindibili imperfezioni che possono verificarsi), ma anche una band in piena forma, per nulla imbarazzata tecnicamente nel suonare il proprio repertorio di sanguigno hard rock canadese dal vivo.
Hess, Lasperance e soci hanno modo di spaziare su e giù per tutta la propria discografia, andando a pescare tra i brani dei primi classici albums, passando per la parentesi sotto nome Rubber, fino a giungere all'ultima sorprendente produzione in studio "Weight Of The World".
Quasi futile evidenziare la bravura di un gruppo che non ha bisogno di sovraincisioni o modifiche ai brani in sede live, per riproporre con una semplicità imbarazzante ciò che si ascolta nelle ralizzazioni in studio.
Un documento live schietto, ottimammente suonato, essenziale.
Recensione a cura di Fulvio Bordi

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