Terzo disco per gli Austriaci Hollenthon, un particolare gruppo che mischia Black Metal melodico, Folk, qualche accenno al Gotic, per come la penso io sempre in modo superficiale. Con questo non vorrei dire che gli Hollenthon sono dei perfetti incapaci, però ho la netta sensazione che non riescano ad esprimersi fino in fondo, proprio per la troppa carne messa sul fuoco. L' impatto è senza dubbio presente, gli arrangiamenti imponenti, ma ahime molte delle canzoni contenute in Opus Magnum scorrono via senza lasciare traccia. Ormai erano anni che la band non tornava sulle scene, e credo che un po' di ruggine si sia depositata sui loro strumenti, anche perchè i primi due albums non erano male, nulla di così trascendentale, ma si lasciavano ascoltare con maggiore fluidità. Ci tengo a ripetere che Opus Magnum non è per nulla un album da buttare via, e lo dimostrano le capacità tecniche dei musicisti coinvolti, o anche canzoni passabili come Ars Moriendi e Once We Were Kings, purtroppo è nel totale che non lascia un segno indelebile. Troppe influenze, e mai approfondite, dal Metal estremo, che poi sfocia in arrangiamenti pomposi, interrotti da sfuriate Death Metal, e chi più ne ha più ne metta. Molte idee, ma confuse.
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