Copertina 6,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2008
Durata:46 min.
Etichetta:Metal Blade
Distribuzione:Metal Blade

Tracklist

  1. DEATH IS IMMINENT
  2. BETWEEN REASON AND HUBRIS
  3. THE SERPENT TOWER
  4. ERUPTIONS OF RED
  5. WHEN OCEANS BECOME DESERTS (INSTRUMENTAL)
  6. UNLEASH THE TYRANT
  7. THE REAPING REVERENCE
  8. SANCTITY OF ALLEGIANCE
  9. HORIZONS BURIED

Line up

  • Kasper Thomsen: Vocals
  • Flemming C. Lund: Guitars
  • Kasper Kirkegaard: Guitars
  • Boris Tandrup: Bass
  • Morten Løwe Sørensen: Drums

Voto medio utenti

Seconda exit ufficiale per i The Arcane Order, supercombo Danese di musicisti ultra tecnici ma che dimostrano di essere troppo derivativi e debitori ad un sound ed a composizioni musicali messe in atto da chi prima di loro ha voluto stravolgere la scena musicale con violenza ed energia sonora affiancate di paripasso a tastiere progressive e melodie catchy; Di fatto associare la musica in questione a quella degli Strapping Young Lad del grande Devin Townsend è cosa semplice ed immediata, semplicemente sostituendo le parti vocali pulite ad un growl molto feroce e leggermente gutturale si ottiene senza sforzi esagerati e lampi di genio in fase compositiva questo "In The Wake Of Collisions".
La produzione è la tipica creazione scandinava, suoni pulitissimi, pereftti e straordinariamente attuali creati da uno dei produttori più acclamati dall'attuale scena nordica, Jacob Hansen negli Hansen Studios, che ha già partecipato alla realizzazione di album di band come Tyr, Aborted e Machinery.
I pezzi dell'album sono soprattutto brani molto tirati spesso contenenti pause rilassanti e pacate come in "Beetween Reason And Hubris" che al meglio si presenta come icona della band, ma purtroppo come svelato qualche riga sopra ai The Arcane Order manca un genio che sappia far rendere al meglio il mix dato dalla produzione efficacissima e dalla tecnica sopraffina dei cinque, degna di nota soprattutto la bravura e la sorpendente velocità del batterista Morten Lowe Sorensen che sa distinguersi decisamente dai novellini da poco approdati dietro ad una batteria, in modo da non far apparire "In The Wake Of Collisions" come un album qualunque di quelli che non verranno sicuramente notati nell'immenso calderone composto da band dalla scarsissima personalità, un episodio piacevole, ma per nulla così rilevante da non permettersi di farselo sfuggire.

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