Che stia vagamente tornando in auge il caro vecchio power metal di una volta? Quello senza tante carinerie prog, senza troppi orpelli o soluzioni intricate, fatto solo di belle melodie, epico e battagliero, con pezzi tirati a suon di doppia cassa e voce altisonante pronta a declamare il potere e la gloria di EUTK... ok ok, sto esagerando, ma sicuramente avrete capito il senso!
Se la "moda" del power sia in risalita ancora non è dato saperlo, ma certo questi
Crystallion annunciano che qualcosa si stia muovendo, dopo l'ottimo ultimo lavoro dei connazionali Stormhammer (con cui condividono il tastierista) e qualche disco davvero valido di alcune formazioni minori che stanno emergendo dal panorama underground.
A dire la verità non conoscevo questi Crystallion (ehi, bellissimo il nome, complimenti!) che già nel 2006 avevano dato alla luce "
A Dark Enchanted Crystal Night" per la misconosciuta STF Records, ma qualcosa deve essere andato per il verso giusto dato che i sei tedesconi sono stati messi sotto contratto dalla prestigiosa
Dockyard1, una label che di power metal se ne intende davvero, dato che può vantare nella propria scuderia autentici cavalli di razza come
Persuader, Savage Circus, Assailant, Celesty ed appunto Stormhammer!
Ed ecco che arriviamo ad "
Hattin", un lavoro dedicato alla battaglia omonima in cui il 4 luglio 1187 si scontrarono il regno di Gerusalemme crociato con le forze comandate da Saladino; la sconfitta riportata dai crociati ne decretò la totale disfatta ed i musulmani ripresero il controllo di tutta la Palestina, compresa Gerusalemme.
Non disponendo dei testi, non sappiamo se i Crystallion si siano limitati a narrare la storia descritta in questo concept album con le ultime gesta dei templari oppure prendano posizione da una parte o dall'altra (come peraltro potrebbe far pensare la copertina, di buona fattura), tuttavia "Hattin" si rivela un buonissimo album, perfettamente bilanciato tra un power non troppo becero e non troppo melodico, tra pezzi che viaggiano a 200 all'ora ed altri più cadenzati ed epici (come la stupenda "
Under Siege", probabilmente l'episodio migliore del cd), con un gusto per gli assoli e le melodie in generale decisamente superiore alla media.
L'eccellente e moderato uso delle tastiere, mai in fastidiosa evidenza, unito al buon livello di songwriting dimostrato fa da ottimo contraltare ai due difetti principali del disco, rappresentati da alcune cadute di qualità, sintomo di una acerbità che talvolta riemerge, e dalla voce del singer Thomas Strübler, che al primo ascolto mi ha lasciato piuttosto freddo, per non dire a volte infastidito, ma che invece mi ha saputo conquistare ascolto dopo ascolto, ma che potrebbe invece non entusiasmare i meno pazienti di voi.
In generale quindi i Crystallion rappresentano veramente una preziosa scoperta nel campo power metal, direi un must per tutti coloro che, pure apprezzandolo, sono decisamente stanchi di dover accettare digressioni prog più o meno pesanti nella loro musica preferita: confidiamo che in futuro la proposta della band tedesca si maturi ulteriormente per dar luogo a qualcosa di davvero importante, nella speranza che non si infinocchiscano come successo ai Sonata Arctica, ma visto le premesse direi che non c'è pericolo!
Teutonical Power Metal Strikes Back!!!