Quattro buone canzoni per quattro ragazzi inglesi di “belle speranze”.
I Casino Drive, con questo Ep dal titolo “Spin the truth”, cercano di ritagliarsi un proprio spazio nell’ambito del rock alternativo, grazie ad una gradevole mistura fatta d’indie, di post-grunge, di pop e di punk, la quale appare, anche se non esattamente “esclusiva” nelle sue movenze musicali, sufficientemente personale oltre che abbastanza godibile.
Il formato “ridotto” del disco potrebbe essere un sostanzioso contributo all’incisività, dal momento che non è poi così inconsueto per i gruppi dediti a questi suoni, smarrire la giusta “strada” nell’attimo in cui devono affrontare prove su distanze più lunghe, ma per adesso i Casino Drive si dimostrano capaci di distribuire una discreta aliquota d’intensità ed emozione, evitando gli eccessi di quella “apatia” artistica che affligge molti dei loro colleghi.
Nirvana, Radiohead, Brand New, Bad Religion e Muse sono i maggiormente accreditati modelli ispirativi dei nostri britannici, e “Spin the truth” conquista innanzi tutto con le pulsioni dell’ottima “Smile again”, intriga con le armonie dolci-amare di “Beautiful lies” e “Cardio”, stuzzica con il contrasto tra le chitarre aggressive e le vaporose architetture vocali di “Hands tied”.
Un breve saggio musicale che si lascia apprezzare senza “isterismi”, dunque, portando con sé un tutto sommato incoraggiante carico di promesse per il futuro.
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